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Il Movimento Cinque Stelle ha espulso i parlamentari Gregorio De Falco, Saverio De Bonis, e gli europarlamentari Giulia Moi e Marco Valli. Lo rende noto un post del blog delle stelle che pubblica la decisione dei probiviri, arrivate “a fronte di comportamenti contrari alle norme dello Statuto e del Codice Etico, accettato e condiviso da eletti ed iscritti”. “Sono amareggiato: è mancanza di cultura democratica, decisione contro la Costituzione”, commenta l’ex ufficiale di Marina. “Nessuno è indispensabile”, taglia corto Luigi Di Maio.

Video: M5S, De Falco: “La mia espulsione? Mancanza di cultura democratica, decisione contro la Costituzione”

Per i due senatori, De Falco – la cui espulsione era stata anticipata da Repubblica – e De Bonis da tempo al centro del braccio di ferro con i vertici del Movimento, ha pesato il voto contrario del primo al Dl sicurezza, e l’astensione del secondo. De Falco, inoltre, si è astenuto nell’Aula del Senato al voto di fiducia sulla Manovra, e infine aveva criticato la scelta del governo gialloverde di non firmare il global compact sui migranti.

Valli si era già autosospeso per una vicenda relativa ad una falsa laurea inserita nel suo curriculum, mentre Giulia Moi era stata coinvolta nella vicenda ‘Rimborsopoli’.

Sono invece ancora pendenti i procedimenti nei confronti delle senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes. Archiviati quelli nei confronti del senatore Matteo Mantero e della senatrice Virginia La Mura. “Voglio essere giudicata, questa situazione mi delegittima”, dichiara Fattori. E Paola Nugnes dice a Repubblica: “Credo che ogni espulsione sia una sconfitta, al netto di motivi legati a procedimenti giudiziari, che non conosco, espellere per dissenso è un atto di debolezza, se poi quel dissenso si è espresso in difesa di principi e procedure non contrattabili trovo la faccenda ancora più sconcertante. Il ‘contratto di governo’ è un impegno che riguarda l’esecutivo, che si deve “adoperare” affinché i gruppi di maggioranza lo sostengano”. Luigi Gallo, presidente della commissione cultura della Camera – chiamato ieri a giustificare la sua assenza durante il voto finale sulla manovra alla Camera – ora commenta: “Sbagliate le espulsioni, richiami e procedure. Il Parlamento deve essere un luogo alto di confronto”.

 

Di Maio: “Nessuno è indispensabile”

“Quando i candidati del MoVimento 5 Stelle entrano nelle liste accettano alcune regole, poche e chiare, che sono vincolanti per la loro candidatura. Tutti gli eletti del MoVimento in Parlamento hanno quindi firmato e accettato anche la regola presente nel Codice Etico per cui i nostri parlamentari sono tenuti sempre a votare la fiducia ad un Governo in cui il MoVimento è parte della maggioranza”, ricorda su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio.

luigi di maio

“Nel Codice – aggiunge Di Maio – c’è infatti scritto che i portavoce eletti si impegnano ‘a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del MoVimento 5 Stelle’. Qualcuno, dopo aver ottenuto l’elezione, ha cominciato a rinnegare regole e programmi. Qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il Governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato. Non è così”.

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“Noi siamo gente seria – conclude il vicepremier grillino – che rispetta gli impegni presi con i cittadini. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con dei provvedimenti duri e giusti. E se ci sono altri senatori o deputati che non intendono più sostenere il contratto di Governo, per quanto mi riguarda sono fuori dal MoVimento, anche a costo di andarcene tutti a casa. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto”.

De Falco: “Sono amareggiato”

De Falco è amareggiato: “Ho appreso la notizia dai giornalisti – ha dichiarato il senatore espulso – mi sembra un provvedimento duro. Mi lascia perplesso, denota una mancanza di cultura democratica. Ma si tratta di una conseguenza sanzionatoria a che cosa? All’espressione di una opinione sul dl Sicurezza-immigrazione e sulla manovra in dissenso dal gruppo?

“Nel caso della manovra – aggiunge De Falco – si tratta peraltro di un provvedimento totalmente ignoto. La Costituzione dice poi che nessun parlamentare può essere perseguito, e non solo nelle aule giudiziarie per le sue opinioni espresse nell’ambito del suo mandato. Ma quale libertà si può riconoscere nei confronti dei cittadini se non riusciamo neanche a concepire la libertà di chi i cittadini li rappresenta? Per questi motivi sono amareggiato”.

De Bonis: “Forse mi dimetto”

“Sono profondamente dispiaciuto per quanto accaduto. Sono stato espulso per vicende legate a fatti che risalgono a 12 anni fa, pur avendo prodotto all’atto dell’accettazione della candidatura i miei certificati penali che risultavano puliti!”, scrive il senatore Saverio De Bonis facendo probabilmente riferimento a due reati prescritti in due procedimenti giudiziari degli anni scorsi. E aggiunge: “Continuerò sempre ad essere fedele alle idee originarie del M5S. Sto meditando di dimettermi dal ruolo di senatore”.

Gli articoli contestati

Ecco nel dettaglio gli articoli contestati. “Il Collegio dei Probiviri ha sanzionato Gregorio De Falco con l’espulsione per reiterate violazioni art. 11 Statuto; art. 3 Cod. Etico. Saverio De Bonis, con l’espulsione (violazione art. 11 Statuto; art. 6 c. 4, Cod. Etico.

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Giulia Moi con l’espulsione (violazione art. 11, lettera m, Statuto; art. 3 Cod. Etico). Marco Valli con l’espulsione (violazione art. 11, lettera m, Statuto). Per Lello Ciampolillo è stato deciso un richiamo (violazione art. 11 Statuto; art. 3 Cod. Etico)”.

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Sorgente: M5S: espulsi De Falco, De Bonis, Moi e Valli. L’ex ufficiale di Marina: “Amareggiato”. Di Maio: “Nessuno è indispensabile”

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