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La riunione potrebbe svolgersi sempre da remoto via Zoom ma non è escluso che l’incontro possa avvenire anche in presenza, presso l’Aula dei gruppi parlamentari

18 Luglio 2022 Aggiornato alle 12:25

ROMA. Proseguono le trattative per trovare una soluzione alla crisi di governo, con lo scontro interno al Movimento 5 stelle e lo stop di Salvini e Berlusconi a un altro esecutivo con Conte. Oggi alle 14 è prevista l’assemblea congiunta dei gruppi M5S con Giuseppe Conte: la riunione potrebbe svolgersi sempre da remoto via Zoom ma non è escluso che l’incontro possa avvenire anche in presenza, presso l’Aula dei gruppi parlamentari. Intanto oltre mille firme di primi cittadini di tutta Italia a Mario Draghi affinché il governo vada avanti fanno infuriare Giorgia Meloni: «Mi chiedo se sia corretto che questi sindaci e governatori che rappresentano tutti i cittadini che amministrano, anche quelli che la pensano diversamente, usino le istituzioni così, senza pudore, come se fossero sezioni di partito». Poi, su Facebook, commenta: «Appelli, ripensamenti, suppliche e giravolte: per paura di esser sconfitta, la sinistra è disposta a tutto pur di scongiurare il ritorno al voto. Possono fuggire quanto vogliono, arriverà presto il giorno in cui dovranno fare i conti col giudizio degli italiani». Pubblicando la card di Enrico Letta scrive: «Le stanno tentando tutte pur di evitare di tornare al voto per paura di una sonora sconfitta».

Prosegue anche l’assemblea fiume dei Cinquestelle, tra stop e riprese, mentre a sostegno del presidente del Consiglio arriva anche il Financial Times: «L’Italia ha ancora bisogno di Draghi». Per il quotidiano finanziario londinese, «la prospettiva migliore è che Draghi continui a essere presidente del Consiglio il più a lungo possibile».

Nelle fila dei Cinquestelle la «linea Conte» regge e prevale tra i parlamentari del M5S: fuori dal governo Draghi senza risposte precise sui punti ritenuti fondamentali per il Movimento, ovvero quelli contenuti nel documento consegnato al presidente del Consiglio.

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In aggiornamento ora per ora

Ore 12.20 – Rosato (Iv): “C’è un Paese che chiede a Draghi di restare”
«C’è un Paese che sta chiedendo a Draghi di restare per difendere gli interessi dell’Italia»: l’auspicio è che il presidente del Consiglio «continui il suo lavoro faticoso e indispensabile» anche perché è essenziale «approvare provvedimenti che sono pezzi importante del Pnrr». Lo sottolinea il presidente di Italia Viva Ettore Rosato a margine della relazione dell’Antitrust alla Camera. «Lavoriamo perché Draghi possa continuare e a nostra petizione ha superato 90 mila firme in due giorni con una adesione assolutamente trasversale, ampia e partecipata continua Rosato. Per il presidente di IV «le sollecitazioni che arrivano da oltreconfine riflettono il ruolo centrale del nostro paese negli equilibri mondiali di oggi. La foto dei leader di Italia Francia e Germania in viaggio verso Kiev non sarebbe stata possibile senza Draghi». «C’è solo Draghi: dopo di lui ci sono le elezioni» conclude Rosato.

Ore 11.55 – La Frankfurter Allgemeine Zeitung su Di Maio: “Saldamente al fianco di Draghi, ha capito che politica è arte del possibile”
«Saldamente al fianco di Draghi»: è questo il titolo di una colonna che la tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung dedica oggi al ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio. «Nella lite sulla guerra in Ucraina, Di Maio è saldamente al fianco di Draghi, che sta saldamente con la Nato e con l’Ue. L’ex capo della Bce e il giovane ministro degli Esteri hanno fiducia l’uno nell’altro», si legge, dopo una descrizione dei passi politici di Di Maio, che a 36 anni è il più giovane in carica oltre che il ministro da più a lungo in servizio. «Di Maio accusa l’ex premier Conte – che è uno di quelli che capiscono le ragioni di Putin, e che ha preso la guida dei 5 Stelle nell’agosto del 2021 – di aver pianificato la caduta di Draghi da tempo», continua l’articolo. Ricostruendo le tappe del percorso del ministro, che ha recentemente fondato un nuovo partito di centro sinistra, uscendo dai 5 Stelle, Faz scrive: «Di Maio ha adesso riconosciuto che la politica è l’arte del possibile e non il culto dell’utopia».

Ore 12.00 – Silvestri (M5S): “Se Draghi stacca la spina la responsabilità è sua”
Nel caso Mario Draghi confermi le dimissioni alle Camere «si prenderà le sue responsabilità, perché un presidente del Consiglio che stacca la spina al governo pur avendo i numeri è singolare». Lo dice il deputato M5S Francesco Silvestri a RaiNews24.

Ore 11.30 – Osvaldo Napoli: “Per la prima volta il popolo in piazza a difesa del Governo, non contro”
«I leader di ogni partito faranno bene a prestare attenzione a quello che sta accadendo in queste e nelle prossime ore. Per la prima volta nella storia della Repubblica le persone si stanno mobilitando in molte città e scendono in piazza a difesa di un governo, contro la tradizione di contestarlo, quindi contro i piccoli intrighi e le convenienze della politica chiusa nel palazzo». Lo dice il deputato di Azione, Osvaldo Napoli: «Dopo 15 anni di vaffa-day arriva la rivolta dell’Italia civile. Il Paese è sfibrato dalle scemenze dei grillini, dai calcoli opportunistici del centro-destra. Gli italiani temono le gravi conseguenze di una crisi al buio e del voto anticipato nel momento drammatico che stiamo vivendo. Chi vuole il voto se ne infischia dei problemi delle famiglie, degli aiuti da assegnare con un altro decreto alla fine del mese, delle imprese imballate fra rialzo dei tassi e bollette energetiche lunari. Tutto questo non rientra nei calcoli sempre più miopi delle forze politiche. È l’ora per l’Italia della ragione e del buon senso di farsi sentire, alzare la voce è difendere i propri interessi che non coincidono con gli interessi di Salvini, Berlusconi, Letta e Conte».

Ore 11 – I rettori a Draghi: i giovani hanno bisogno di lei
«Caro Presidente Draghi, l’università ha bisogno di lei. Per questo vogliamo farle avere un rinnovato messaggio di stima e allo stesso tempo una richiesta di aiuto: la formazione, la ricerca e soprattutto le giovani studentesse e i giovani studenti del nostro Paese hanno bisogno di esempi da seguire e di riferimenti da ricordare». È un passaggio della lettera-appello di Ferruccio Resta, che guida la Crui, conferenza dei rettori delle Università italiane, pubblicata sul Corriere della Sera. «Presidente Draghi, in questi giorni sono diversi gli appelli affinché lei possa rimanere in carica. Tanti i gesti di stima da parte dei leader di tutto il mondo e i messaggi per mano dei rappresentanti delle istituzioni e delle imprese. Temo però che, in questo coro, quasi del tutto unanime, la voce più debole sia quella delle tante ragazze e dei tanti ragazzi che, dalle aule universitarie, vivono questa ennesima vicenda con rassegnazione. Non li sentirà, probabilmente non li vedrà scendere in piazza. Non perché non abbiano un’opinione a riguardo, ma perché ipotizzo non abbiano né la voglia né l’interesse ad assecondare i giochi della politica. Ne hanno viste tante negli ultimi anni».

Ore 10.40 – Fontana (Lega): “Indegno il teatrino M5s-Pd”
«Basta con l’indegno teatrino di 5Stelle e PD che ha fatto venir meno “il patto di fiducia” su cui era nato questo governo – dice il vicesegretario della Lega, Lorenzo Fontana -. Il Parlamento è ormai completamente delegittimato: basarsi su transfughi e maggioranze ballerine non garantisce stabilità ed è in contrasto con quanto desiderato esplicitamente dal premier che non vuole cambiare in corsa le forze che lo sostengono. A questo punto, diamo agli italiani la possibilità di scegliere un nuovo Parlamento che finalmente, e per cinque anni, si occupi di lavoro, sicurezza e salute degli Italiani, altro che droga libera, Ius Soli o Ddl Zan».

Ore 10.20 – Appello del mondo dell’associazionismo
Il mondo dell’associazionismo lancia un «appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di Governo». Esprimendo «profonda e sincera preoccupazione», sottolineano che «la drammaticità del momento e le tante domande di dignità della società non abbiano bisogno di una crisi perché ne uscirebbero ancora più compromesse». Il documento è firmato da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l’Unità, ed è aperto ad altre sottoscrizioni.

Sorgente: Crisi di Governo, l’assemblea dei Cinquestelle riprende alle 14 – La Stampa

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