I contro discorsi di fine anno di Grillo e Salvini
Mentre parlava il presidente della Repubblica, come di consueto negli ultimi anni è intervenuto anche il comico fondatore del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo: «Rimanete umani, siate umani. Ho attivato un algoritmo per gli auguri, sul tasto del vostro computer comparirà “auguri a te e alla tua famiglia”. In alto ai cuori, se li avete ancora» ha affermato comparendo in un video in cui il suo volto è posizionato su un corpo maschile da culturista. Ma sono mancati gli attacchi al Quirinale, che vi erano invece stati negli anni passati: «Sono ormai a livelli oltre la perfezione. Non sono più l’Elevato e non so più neanche che anno augurarvi. Io ragiono per secoli, ormai ho diviso la mia mente dal mio corpo. Il mio corpo lo potete vedere, è un sogno e i sogni saranno la battaglia che dovremo fare nel prossimo secolo. Sono dentro questa singolarità che mi permette di non soffrire, di non avere più timori, paure, ansie», spiega Grillo ironicamente.
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Ha fatto buon viso a cattivo gioco, dribblando polemiche con il presidente della Repubblica, anche il ministro degli Interni Matteo Salvini, che è intervenuto su Facebook alle 21.30, dopo che era finito il discorso di Sergio Mattarella: «Sono contento che il Presidente Mattarella abbia cominciato il suo discorso parlando di sicurezza: abbiamo dimostrato che volere è potere, l’Italia ha riconquistato i suoi confini» ha detto. «Abbiamo cominciato a cambiare le cose, a partire dalle pensioni. Ora andiamo avanti con la legittima difesa, non per essere più cattivi, ma perchè la proprietà è sacra». Poi il suo intervento si è focalizzato sui temi a lui cari, ha attaccato i “giornaloni” e ha lodato l’attività di governo: «Ringrazio ad uno ad uno i componenti di questo governo: stiamo facendo tantissimo, in appena sette mesi, senza padrini e padroni, senza tanti amici nei salotti che contano, ma rappresentando gli ultimi, restituendo orgoglio all’Italia».
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