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Soprattutto l’andamento del prezzo della benzina ad essere nel focus: i valori sono stabilmente sopra quota 1,85 euro. Questo mentre il prezzo del petrolio è in discesa

sandra riccio

Il prezzo dei carburanti è di nuovo in movimento. Sale la benzina e scende il gasolio nei prezzi medi comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico. I rincari sono sotto la lente e il timore è che incidano sull’andamento dell’inflazione mentre i consumatori puntano il dito sui discussi ritocchi dei listini che si registrano in Italia prima delle vacanze, in questo caso quelle di Pasqua.

Nel dettaglio, la benzina self service raggiunge 1,858 euro al litro con un rincaro medio di 2 millesimi (+2 millesimi, compagnie 1,860, pompe bianche 1,852) e il diesel cala a 1,777 euro al litro (-3, compagnie 1,780, pompe bianche 1,771). Questo è l’andamento secondo i dati rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18 mila impianti, elaborati da Staffetta Quotidiana. Stando a questa elaborazione Tamoil ha aumentato i prezzi consigliati della benzina di un centesimo al litro. La Benzina servito risulta a 1,995 euro/litro (+1, compagnie 2,036, pompe bianche 1,914), diesel a 1,917 euro/litro (-4, compagnie 1,960, pompe bianche 1,832). Gpl servito a 0,794 euro/litro (invariato, compagnie 0,801, pompe bianche 0,785), metano servito a 1,721 euro/kg (+1, compagnie 1,715, pompe bianche 1,725), Gnl 1,628 euro/kg (+1, compagnie 1,652 euro/kg, pompe bianche 1,611 euro/kg).

Più alti come di consueto i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,927 euro/litro (servito 2,191), gasolio self service 1,861 euro/litro (servito 2,135), Gpl 0,889 euro/litro, metano 1,786 euro/kg, Gnl 1,579 euro/kg.
È soprattutto l’andamento del prezzo della benzina ad essere nel focus: i valori sono stabilmente sopra quota 1,85 euro. Questo mentre il prezzo del petrolio è in discesa. La qualità Brent è sotto quota 80 dollari al barile con una discesa dei valori del 30% rispetto a un anno fa. Nel solo ultimo mese il Brent ha perso quasi il 7% di valore. Anche il WTI è in forte regresso con un ribasso del 31% nell’ultimo anno e del 6% negli ultimi 30 giorni.Preoccupazione mostrano i consumatori. «Temiamo si tratti dei soliti movimenti al rialzo che si registrano alla pompa nel nostro Paese in occasione dell’avvicinarsi delle partenze degli italiani per le festività – dice il Codacons -. Nel periodo di Pasqua infatti milioni di cittadini si metteranno in viaggio in auto lungo la Penisola, e qualsiasi incremento dei listini ai distributori influirà sulle tasche dei consumatori aggravando i costi dei rifornimenti». L’associazione prosegue: «I rincari quelli della benzina non sembrano giustificati dall’andamento del prezzo del petrolio che oggi è scambiato a 73,06 dollari al barile il WTI e a 78,20 il Brent, contro i 77 dollari del WTI dell’1 marzo scorso e gli 83 dollari del Brent».

 

Sorgente: Prezzo benzina e gasolio ancora in aumento: perché? Cosa sapere – La Stampa

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