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Le donne vere protagoniste di tutto il Vicino Oriente - Corriere TV

Le eroiche combattenti curde. Le storie di Elif Shafak e Deniz Özdoğan. Il coraggio di Lucia Goracci e Gaja Pellegrini Bettoli. L’esempio della regina Rania e la lezione di Rula Jebreal

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Non sono mai stato un femminista accanito, ma ho sempre lottato per riconoscere il merito, senza alcuna distinzione. le paurose disuguaglianze di genere sono una volgare ingiustizia. “Ecco perché, finalmente, esulto nel vedere che nel mio vicino oriente, che amo da sempre, le donne sono salite in cattedra dappertutto: esempi fulgenti di coraggio, carattere, serietà. Il primo pensiero va con forte convinzione alle prodi combattenti curde che, armi in pugno, lottano anche per la nostra libertà. le amo infinitamente, perché ci proteggono da dittatori e protettori di genocidi, a cominciare da quello armeno. donne davvero importanti che fanno del coraggio la loro arma e la loro bandiera. Se penso all’amata Turchia, vittima del machismo del dittatore Recep Tayyip Erdogan (quanto le sono grato, presidente del consiglio #mariodraghi, per quello che ha detto!), non posso non mandare un abbraccio alla mia cara amica #elifshafak, donna intrepida e scrittrice coraggiosa, costretta all’esilio a Londra per sfuggire alle grinfie del sultano turco, che disprezza le donne e i diritti umani. Non conto neppure i messaggi che ricevo ogni giorno da donne che lottano per la loro indipendenza in Turchia, nel paese gestito da quello che è diventato un odioso tiranno che mette in galera tutti coloro che si oppongono al suo folle potere. Un’altra cara amica turca, l’artista, regista e scrittrice Deniz Özdoğan, che fu violentata quando non aveva ancora compiuto 12 anni, oggi vive e lavora nei teatri di Genova, la città che più le fa pensare alla sua Istanbul. Deniz racconta le sue sofferenze che sembrano quelle di una moltitudine di sue connazionali che lottano per i diritti delle donne. Per restare al vicino oriente non posso che dichiarare la mia stima e la mia ammirazione per la mia amica Rania, regina di Giordania. Una donna per la quale farei follie per la sua generosità, la sua bontà, il suo cuore aperto ai bisogni dei più deboli. E come non esaltare una collega di grandissimo valore, Gaja Pellegrini Bettoli, che ha trascorso cinque anni da free lance tra Gaza, Tel Aviv, Gerusalemme, e nella mia amata Beirut. Non nel passato, ma nei nostri giorni. Voglio ricordare, amando il vicino oriente come il fulcro della mia anima, tutte le altre donne che stanno lavorando per renderlo migliore in Libia, Tunisia, Israele, Siria, Egitto, Iran, Iraq, e persino nell’Arabia saudita, con il coraggio di opporsi all’erede al trono, il criminale che tanto piace ai superficialoni della nostra politica, come l’assassino crudele di giornalisti e oppositori Mohammed bin Salman. È venuto il momento di parlar chiaro. Le denunce a mezza bocca, o con il silenziatore, non raggiungono più nessuno. Voglio fare un elogio caloroso a Lucia Goracci, che interpreta con estremo coraggio e rigore il ruolo di corrispondente Rai da Istanbul. E voglio mandare un forte abbraccio alla nostra collega Alessandra Galloni, diamante della nostra Italia, che è la prima donna in 170 anni a diventare direttrice della Reuters, l’agenzia che mi ha accompagnato, soprattutto nel Medio Oriente, per tutta la mia vita professionale. La Reuters è la bibbia nella quale ho sempre creduto. Vorrei chiudere queste riflessioni con la donna mediorientale alla quale spesso dedico i miei pensieri e i miei sentimenti. È una giornalista che amo profondamente perché, per me, innamorato del “fratelli tutti” di papa Francesco, rappresenta il massimo assoluto: Rula Jebreal. Rula è mia cara amica da una vita, vive negli stati uniti, ha un cuore d’oro e una sensibilità fantastica. Vedete, per me Rula rappresenta il massimo. È araba israeliana, quindi musulmana, ha sposato un ebreo, e ha voluto che sua figlia ricevesse il battesimo cattolico. Rula, come capirete, per me rappresenta tutto. In un mondo che cerca certezze, questa donna, che ha commosso tutti gli italiani al festival di Sanremo, e che sta raccontando anche adesso le sue gravi sofferenze famigliari, quelle che davvero lasciano il segno nella vita di ciascuno. Ho citato e raccontato gli esempi che più mi hanno aiutato a diventare quello che sono. Grido evviva ad un mondo dove trionfano donne straordinarie come la vicepresidente degli stati uniti Kamala Harris, che ci permettono di guardare con più serenità e speranza al futuro.

Sorgente: Le donne vere protagoniste di tutto il Vicino Oriente – Corriere TV

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