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Diminuiscono le persone in povertà assoluta in Italia. Dopo una crescita inarrestabile, nel 2019 i dati dell’Istat mostrano un’inversione di tendenza. Tra il 2017 e il 2018 registrato il picco rispetto ai dati raccolti dal 2005. Nella scheda l’analisi dei dati Istat e i grafici per comprendere meglio l’evoluzione della povertà nel nostro Paese

Povertà in Italia: i numeri aggiornati al 2019

Diminuiscono le persone in povertà assoluta in Italia. Dopo una crescita inarrestabile, nel 2019 i dati dell’Istat mostrano un’inversione di tendenza. Tra il 2017 e il 2018 registrato il picco rispetto ai dati raccolti dal 2005. Nella scheda l’analisi dei dati Istat e i grafici per comprendere meglio l’evoluzione della povertà nel nostro Paese
Volontariato, mensa per i poveri, povertà - SITO NUOVO

La povertà in Italia registra un calo dopo anni di costante crescita (nonostante la breve parentesi del 2014). Secondo le ultime rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica, nel 2019 in Italia sono 1 milione e 674 mila le famiglie e 4 milioni e 593 mila gli individui in condizione di povertà assoluta. Dati che riportano il numero di poveri al 2015, dopo il record registrato tra il 2017 e il 2018 con i dati sulla povertà assoluta più alti dal 2005, anno in cui l’Istat ha iniziato a monitorare la povertà assoluta in Italia. Nel 2005, infatti, si contavano circa 1,9 milioni di individui in povertà. Nel 2006 il dato più basso della serie: 1,66 milioni di poveri assoluti. Poi il costante aumento, fino al picco registrato tra il 2017 e il 2018.

Grafico povertà assoluta in Italia

INCIDENZA DELLA POVERTÀ ASSOLUTA IN ITALIA

Per meglio comprendere la portata dei dati è utile parlare di incidenza della povertà assoluta sia tra le famiglie italiane che tra i singoli individui. L’incidenza è rapporto tra il numero di famiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di povertà e il totale delle famiglie residenti. Nonostante il calo registrato nell’ultima rilevazione Istat, dal 2007 ad oggi l’incidenza della povertà assoluta tra gli individui è più che raddoppiata passando da un 3,1% di persone povere assolute nella popolazione al 7,7% del 2019. L’incidenza della povertà assoluta per le famiglie, invece, è del 6,4% nel 2019. Anche l’incidenza, quindi, è in diminuzione rispetto al picco del 2017-2018. Nel 2019, inoltre, si stima siano poco meno di 3 milioni le famiglie in condizione di povertà relativa, per un totale di 8,8 milioni di individui, un dato poco distante da quello registrato nel 2018. Tuttavia, la povertà relativa nel 2018 era diminuita rispetto al 2017, quando si contavano 9 milioni e 368 mila le persone in povertà relativa.

Grafico Incidenza povertà assoluta in Italia

LA POVERTÀ TRA LE FAMIGLIE IN ITALIA

Il Sud Italia presenta ancora una volta la situazione più grave, ma nel 2019 migliora più del Nord Italia. Secondo l’Istat, infatti, l’incidenza della povertà assoluta nel Mezzogiorno è diminuita tra le famiglie, passando dal 10,3% del 2017 all’8,6% del 2019. Non migliora, invece, la situazione al Nord Italia, dove l’incidenza della povertà assoluta è ancora ferma al 5,8%, il dato più alto fatto registrare dal 2014 al 2019. Dati decisamente più positivi per il Centro Italia: dopo tre anni consecutivi con un’incidenza al di sopra del 5%, nel 2019 scende al 4,5%. Tra Nord e Sud, quindi, le distanze sembrano ridursi e i dati sui singoli individui in povertà assoluta lo confermano: secondo l’Istat, nel 2019 sono oltre due milioni i poveri assoluti residenti nel Mezzogiorno, contro 1 milione e 860 mila del Nord, tenendo conto anche della maggior presenza di famiglie numerose tra quelle in povertà assoluta al Sud Italia rispetto al Nord.

Grafico Incidenza povertà assoluta famigliare in Italia

MINORI IN POVERTÀ ASSOLUTA

In calo, rispetto non solo al 2018 ma anche al 2017 e 2016, il dato sui minorenni in povertà assoluta, che nel 2019 sono 1 milione 137 mila, ovvero l’11,4% contro il 12,5% del 2018. I bambini in povertà assoluta, quindi sono ancora più di uno su dieci, ma si accorcia la distanza da quel 10% di incidenza registrato nel 2014. A recuperare è soprattutto il Centro Italia dove l’incidenza della povertà assoluta tra i minorenni è passata dal 10,1% del 2018 al 7,2% del 2019. Al Sud si è passati dal 15,7% del 2018 al 14,8%. Più contenuto il calo registrato al Nord: dall’11,2% del 2018 si è passati al 10,7% del 2019. Le famiglie con minori in povertà assoluta sono oltre 619 mila nel 2019, con un’incidenza dell’9,7%. Secondo l’Istat, “oltre a essere più spesso povere, le famiglie con minori sono anche in condizioni di disagio più marcato”.

Grafico Minori in povertà assoluta in Italia

LA POVERTÀ ASSOLUTA TRA GLI STRANIERI

I dati del 2019 confermano ancora una volta il trend in calo della povertà assoluta tra gli stranieri residenti in Italia. Nel 2019 sono 1 milione e 376 mila,  con una incidenza pari al 26,9%, contro il 5,9% dei cittadini italiani. Nel 2015 erano oltre 1 milione e 714 mila. L’incidenza più elevata si registra nel Mezzogiorno, con quote di famiglie con stranieri in povertà circa quattro volte superiori a quelle delle famiglie di soli italiani (rispettivamente 32,1% e 7,4%). Nel Nord le famiglie di soli stranieri registrano valori dell’incidenza pari a quelli della media nazionale (24,6%). Rispetto al 2018, si registrano segnali di miglioramento per le famiglie di soli stranieri nel Centro, passati dal 23% a 15,7%.  Secondo l’Istat, infine, le famiglie con stranieri in povertà e con minori mostrano valori cinque volte superiori a quelli delle famiglie di soli italiani con minori.

Grafico povertà assoluta tra italiani e stranieri in Italia

I PIÙ POVERI TRA I POVERI SONO LE  PERSONE SENZA DIMORA

Le ultime stime risalgono al 2014, grazie alla seconda indagine sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema, frutto di una convenzione tra Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (fio.PSD) e Caritas Italiana. Secondo lo studio, sono 50 mila 724 le persone senza dimora che, nei mesi di novembre e dicembre 2014, hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna nei 158 comuni italiani in cui è stata condotta l’indagine. Ovvero il 2,43 per mille della popolazione iscritta presso i comuni considerati dall’indagine. Un valore in aumento rispetto a tre anni prima, quando era il 2,31 per mille (47 mila 648 persone). Stabile rispetto al 2011 la presenza di persone senza dimora nelle regioni del Nord-ovest (38 per cento), del Centro (23,7 per cento) e delle Isole (9,2 per cento). In diminuzione nel Nord-est (dal 19,7 al 18 per cento), contro l’aumento nel Sud (dall’8,7 all’11,1 per cento). Si tratta per lo più di uomini (85,7 per cento), stranieri (58,2), con meno di 54 anni (75,8).

PAROLE CHIAVE

Povertà assoluta

Sono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia di povertà assoluta (che si differenzia per dimensione e composizione per età della famiglia, per ripartizione geografica e per tipo di comune di residenza). (Rapporto Povertà Istat – Anno 2018)

Povertà relativa
Sono considerate povere relative le famiglie che hanno una spesa per consumi al di sotto di una soglia di povertà relativa convenzionale (linea di povertà). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore sono classificate come povere. Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando un’opportuna scala di equivalenza, che tiene conto delle economie di scala realizzabili all’aumentare del numero di componenti. (Rapporto Povertà Istat – Anno 2018)

Sorgente: Povertà in Italia: i numeri aggiornati al 2019 – Redattore Sociale

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