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La ministra della Sanità: con gli alleati tante diversità, ci troviamo solo sul contratto

di Margherita De Bac

Ministra Giulia Grillo, il sottosegretario Armando Siri si deve dimettere come chiede Di Maio?
«Non è una questione di garantismo o non garantismo ma fino a quando la nube molto pesante che grava su di lui non si sarà dissolta è giusto che si metta da parte. Noi abbiamo un incarico pubblico e quindi sono d’accordo con chi ritiene necessarie le sue dimissioni fino a quando non dimostrerà di essere senza macchia».

Spera dunque che il premier Conte chieda a Siri di farsi da parte?
«Non mi sento certo di suggerire a Conte come muoversi, è persona assennata e intelligente. Lui lo sa bene. Quando il caso uscì fuori, eravamo assieme in Calabria, per il Consiglio dei ministri. Ci siamo parlati e lui mi ha spiegato che aveva la necessità di chiarire direttamente col sottosegretario».

Il governo continua a essere trafitto da conflitti e divisioni. Ha i giorni contati?
«Non lo so, è un’esperienza nuova. Questo governo è il frutto dell’unione tra una forza politica non ideologica, il Movimento 5 Stelle, e una forza con valenza ideologica, la Lega, di destra. I conflitti ci sarebbero stati anche col Pd. Le posso assicurare però che quando dobbiamo lavorare sul contratto di governo noi siamo molto affiatati, quando invece c’è da mettere i puntini sulle i diventiamo affilati».

Nega le diversità?
«Ci sono eccome ed è bene che vengano stigmatizzate. Non ci potrà mai e poi mai essere un accordo con la Lega se mettono in discussione l’aborto e pensano che la donna nell’interrompere la gravidanza commetta un omicidio. Non possiamo essere d’accordo con chi pensa che gli omosessuali vadano bruciati come in epoca medievale. Noi in questa epoca medievale non ci riconosciamo. Loro sono oltre il medioevo. Poi però ci ritroviamo sui programmi di buon senso».

Un esempio?
«Prendo le distanze dalla politica buonista sugli immigrati che ha fatto danni enormi. Se si attuasse la seconda parte dell’azione sui rimpatri saremmo a posto».

Un altro motivo di frizione con la Lega riguarda la sanità. In Campania lei vorrebbe proporre un nuovo commissario al posto di Vincenzo De Luca in rispetto alla legge sull’incompatibilità tra la carica di presidente della Regione e quella di commissario. Ma Garavaglia è contrario.
«La Lega si è messa di traverso. Ha una posizione un po’ così, non aderente a una legge da loro votata. Noi continuiamo a sostenere che il commissario non può essere De Luca, il Mef ha alzato il muro. Andrà avanti fino a quando qualcuno non molla e certo non sarò io».

Sanità in Calabria, con un decreto è stato imposto un super commissario alle Asl. Non era mai successo.
«Abbiamo trovato una situazione devastante. Assenza di contabilità, inefficienza totale, un buco di 160 milioni, milioni di interessi pagati per cause non seguite in tribunale. E i cittadini senza cure. Ora ripartiamo da un punto zero».

In Umbria i vertici della Asl di Perugia azzerati per l’inchiesta della Procura. Lei è intervenuta in maniera forte: commissario e ispettori.
«Non mi sbagliavo sulla gravità. Storia bruttissima, dimostra come in Regioni completamente diverse ci sia un comun denominatore, il legame tossico tra politica e poltrone. Se non cambiano sistema la sanità sarà sempre a rischio, vittima di un sistema di potere che genera corruzione a tutti i livelli. Ho preteso si calendarizzasse una legge in Parlamento per spezzare l’intreccio malefico. La presidente Marini si è dimessa e ha fatto bene. Il problema non è la battaglia politica col Pd, prima viene l’interesse generale. Dobbiamo dare risposte efficaci a chi paga il prezzo della corruzione».

Sorgente: Giulia Grillo (M5S): «Nella Lega posizioni medievali. Il governo? Non so se abbiamo i giorni contati»

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