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Aveva 17 anni e frequentava le superiori, Muhammad Kiwan.
Viveva ad Umm al-Fahm, una città palestinese a nord della Palestina storica, quella parte occupata dai sionisti israeliani nel 1948.
Nonostante fosse un palestinese con cittadinanza israeliana, è stato brutalmente colpito alla testa da proiettili di arma da fuoco che gli hanno attraversato, da una parte all’altra, il capo.
Il ragazzo è stato ricoverato subito presso l’ospedale Rambam ad Haifa ( حَيْفَا)
Ma non ce l’ha fatta.
“Questo povero giovane disarmato è stato ucciso per niente!! solo a causa della polizia razzista”, ha detto a The Times of Israel la zia del ragazzo, Nadia, residente a Umm al-Fahm.
Mohammad è un martire palestinese.
Una fiamma di una candela costretta a spegnersi, così, da un punto all’altro, senza preavviso.
E mentre la morte sembrava averla vinta quella battaglia sul letto di ospedale, la famiglia ha deciso di donare gli organi del ragazzo.
Così, prima di vedere la fiamma della propria vita estinguersi completamente ed ingiustamente da questo mondo terreno, quella sottilissima fiaccola riesce miracolosamente ad accenderne altre sei.
I suoi organi sono stati donati.
Cinque dei sei riceventi sono ebrei israeliani.
Sei vite rinate grazie ad un unico donatore.
Un palestinese.
Mohammad è stato ucciso dalla polizia israeliana e pezzi di lui sono stati trapiantati.
Il suo cuore, il suo polmone, il suo fegato…
E così lui è morto e, contemporaneamente, rinato in altri sei esseri umani.
Ora vive in loro.
E se loro sono vivi, è grazie a lui.
A migliaia hanno partecipato ai funerali del ragazzo palestinese ad Umm Al-Fahm.
Porgiamo anche noi le nostre più sincere condoglianze alla famiglia della vittima innocente, nella speranza che il regime di discriminazione etnica esistente e praticato dall’entità sionista israeliana a danno dei palestinesi, cessi di essere.
In queste ore, i palestinesi che vivono nei Territori palestinesi del 1948 stanno subendo atroci rappresaglie e percosse.
Arresti ingiustificati e violenza ingiustificata da parte delle forze di polizia israeliana contro i cittadini palestinesi.
E non importa se questi cittadini dispongano di passaporto e cittadinanza israeliana.
Sono palestinesi e questo al governo israeliano basta come capo di accusa.
Aiutateci ad informare,
Possiamo cambiare le cose.
Tipo salvare vite umane e risparmiarne altre con la nostra voce, ma solo se unita alla vostra.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "PENSAVANO DI AVERTI AMMAZZATO ED INVECE... TU, VIVI! @KEYS of PALESTINE"

Sorgente: Keys of Palestine – Post | Facebook

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