0 5 minuti 3 anni

L’attrice era stata convocata per partecipare all’evento benefico ma alla cena prima del match è stata invitata ad andarsene da Gianluca Pecchini, dg della Nazionale : «Da quando in qua le donne giocano a calcio?»

di Chiara Maffioletti

È una vicenda incredibile quella denunciata da Aurora Leone e Ciro Priello, volti dei The Jackal. I due erano stati convocati per partecipare alla Partita del cuore prevista per martedì 25 maggio (in onda per la prima volta su Canale 5) all’Allianz Stadium di Torino. Non saranno presenti però, dopo che l’attrice è stata allontanata dagli organizzatori perché donna. «Ci hanno cacciato, impedito di entrare nell’hotel», hanno raccontato sui social. Entrambi dovevano fare parte della squadra dei Campioni per la Ricerca, capitanati da Andrea Agnelli, pronta a sfidare la Nazionale Cantanti, per una buona causa: dare sostegno all’Istituto di Candiolo – Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro. Ma durante la cena prima dell’incontro è successo l’incredibile. A raccontarlo, i due The Jackal direttamente sui loro profili social: «Io e Ciro ci siamo seduti al tavolo con la Nazionale Cantanti — ha spiegato Leone — ma il direttore generale Gianluca Pecchini ha detto non potevamo stare seduti lì». «O meglio, che Aurora non poteva», ha specificato Priello. E ancora: «Abbiamo pensato: ce lo sta dicendo perché siamo della squadra avversaria. Facciamo per alzarci ma ci sentiamo dire che Ciro poteva stare e io no, perché ero una donna. “Sei una donna, non puoi stare seduta qui”». A quel punto l’attrice ha fatto presente di essere stata convocata come giocatrice della partita: «Guardate che non sono accompagnatrice di Ciro, io sono stata convocata come lui». La risposta è stata: «Non mi far spiegare perché non puoi stare seduta qua, alzati e basta».

 

«Tu resti in tribuna»

Non è finita. Il racconto prosegue con Pecchini che dice: «Vabbé ma tu mica giochi». A quel punto l’attrice ha ribadito che aveva «una convocazione stampata. Mi avevano chiesto le taglie del completino. Ma mi sono sentita dire: “Eh, il completino te lo metti in tribuna. Da quando in qua le donne giocano?”. A quel punto ci siamo arrabbiati e ci hanno cacciati dall’albergo. I cantanti che erano con noi, tra cui Eros Ramazzotti, ci hanno chiesto scusa per l’accaduto… che ha dell’assurdo… io avevo una convocazione, la mia presenza lì era alla pari di quella di Ciro come degli altri cantanti. Il presidente della ricerca si è scusato e non voglio che tutto questo offuschi la buona causa del progetto». Detto questo, i due si sono ovviamente ritirati: «Non parteciperemo alla Partita del Cuore». «Sono successe cose che hanno dell’incredibile — ha fatto presente Ciro, visibilmente sconvolto sui social —. Aurora è stata vittima di una vera e propria violenza, una violenza su di lei in quanto donna che non poteva stare al tavolo dei giocatori pur essendo anche lei una giocatrice convocata per partecipare alla Partita del Cuore prevista domani». In un’ultima storia Leone ha mostrato la mascherina che avevano dato ai partecipanti della serata. Si può leggere la scritta: «Stop alla violenza sulle donne».

Solidarietà sui social

In molti sui social hanno manifestato il proprio sostegno ad Aurora. Come Fedez, che su Instagram ha scritto: «Sconcertante che un evento benefico si trasformi nella saga del machismo. Onestamente fa specie il silenzio dei partecipanti all’iniziativa che hanno assistito alla scena. @ciropriello organizziamoci noi una partitella di basket benefica, quando volete». Anche la Nazionale cantanti esprime disappunto: «Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Berté, Rita Levi di Montalcini, sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile) hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della “Partita del Cuore”. La Nazionale Italiana Cantanti non ha mai fatto discriminazioni di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e follower. C’è solo una cosa nella quale la Nazionale Italiana Cantanti non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare ARROGANZA, MINACCE, MALEDUCAZIONE E VIOLENZA VERBALE DAI NOSTRI OSPITI».

Sorgente: La denuncia di Aurora dei Jackal: «Cacciata dalla Partita del Cuore: “Sei donna, non puoi stare qui”»

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20