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Roma, 16 aprile 2021, Nena News – Eliminare dal panorama tutto ciò che disturba in funzione di ciò che fa comodo. Si può riassumere così questo “nuovo episodio” della discussione legislativa circa la questione delle madri “velate” che fanno da accompagnatrici durante le gite scolastiche. Un emendamento è stato votato martedì 30 marzo al senato nell’ambito della legge detta di “rafforzamento dei principi repubblicani”. L’ennesimo tentativo di legiferare su un dibattito sempre molto sterile, una vera e propria saga ossessiva.

Un’ossessione senza tempo

Nessuna sorpresa, dunque, per questo voto al senato: si tratta, diciamolo, di qualcosa di ciclico, una preoccupazione considerevole per alcuni eletti, un’urgenza vitale. La storia quindi non è nuova, si ripete.

A marzo 2012, il ministro dell’istruzione Luc Chatel firma una circolare che impedisce ai genitori degli alunni che manifestano, tramite “il vestiario o le proposte, le loro convinzioni religiose” di fare da accompagnatori durante le gite scolastiche. Le madri “velate” sono in questo caso, chiaramente, il bersaglio del testo.

A settembre 2013, il Consiglio di Stato viene tenuto dal difensore dei diritti Dominique Baudis e a dicembre si delibera che i genitori accompagnatori sono da considerare utenti del servizio pubblico e dunque non sono sottoposti alla neutralità religiosa.

Sorgente: FRANCIA. Gite scolastiche vietate alle madri “velate”: una saga ossessiva

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