Si avvicinano le vacanze, prima quelle di Pasqua e poi quelle estive, ma le difficoltà riscontrate negli scorsi mesi per ottenere il documento (necessario soprattutto per viaggiare) non sembrano ancora passate. A Roma e Milano, ad esempio, non si trova nessun buco utile almeno fino a giugno. A Torino non c’è alcuna disponibilità fino a settembre
Si avvicinano le vacanze di Pasqua, e poi quelle estive, ma il caos passaporti non si è ancora sbloccato. A inizio marzo la Polizia di Stato annunciava di aver risolto gran parte dei problemi riscontrati nell’ultimo anno: tra gennaio e febbraio il numero di documenti di espatrio rilasciati era di 412.385, le stime per tutto il 2023 parlavano di 2 milioni e mezzo di passaporti. Tuttavia, se si prova a prenotare un appuntamento per il rinnovo o il rilascio del documento di viaggio, in molte città ancora non si riesce a trovare un buco in tempo utile
Per fare un esempio: nella mattinata di oggi, 15 marzo, a Milano non risultava nessun posto almeno fino al prossimo 17 giugno, tra date segnate in rosso (e quindi con “nessuna disponibilità”) e altre in grigio (quelle per cui “non è possibile effettuare prenotazioni oppure le nuove disponibilità non sono ancora visibili”). A Roma la prima giornata utile è quella dell’8 giugno
Anche a Genova non sembra andare meglio. Gli appuntamenti nei commissariati vanno al massimo soltanto fino all’8 aprile, ma anche qui le caselle sul sito della Polizia di Stato sono colorate soltanto di rosso o di grigio
Grigio o rosso anche a Torino, dove l’ultima data che il portale permette di visualizzare è quella del 16 settembre. Va comunque ricordato che le richieste di appuntamenti sono in costante aggiornamento, quindi anche alcune disponibilità presenti non lo sono più pochi minuti dopo
Un’indagine di Fto-Confcommercio segnala poi che in alcune città la situazione è anche peggiore: si rischia di arrivare già a fine anno per ottenere il passaporto. A Catania le tempistiche arrivano al 2 ottobre, a Potenza al 9 novembre, a Prato al 13 dicembre. Ma anche chi è riuscito a prenotare il suo slot, spesso ha dovuto fare i conti con lunghe code di fronte ai commissariati (in foto, Torino, gennaio 2023)
Negli scorsi mesi si sono moltiplicati gli appelli di agenzie di viaggi e tour operator per sbloccare l’impasse, rivolti sia al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che alla ministra del Turismo Daniela Santanché. Anche perché il problema non è solo logistico e, oltre ai cittadini, coinvolge direttamente le imprese del settore dei viaggi
I risultati di un’indagine condotta dall’Istituto di Ricerca IRCM, su commissione di Vamonos Vacanze, parlano di circa 100mila viaggi saltati a causa degli intoppi nei sistemi di prenotazione. Il guadagno mancato è di 180 milioni di euro
Dallo stesso report emerge come, sulla base delle interviste agli italiani, 7 cittadini su 10 hanno parlato di tempi di attesa di circa sei settimane dal momento della prenotazione all’appuntamento con gli agenti
I dati ufficiali rilasciati dalla Polizia di Stato a inizio marzo parlano di circa 900mila passaporti in scadenza al 31 dicembre. Per evitare ulteriori complicazioni, già nelle scorse settimane, era stato attivato un piano straordinario con aggregazione di personale
Il piano prevede anche la messa in campo di task force organizzate per svolgere diversi compiti, dall’acquisizione delle istanze alla loro lavorazione, insieme a giornate straordinarie di apertura al pubblico, gli open day nelle giornate di sabato e domenica
Il ministro dell’Interno Piantedosi, a febbraio, aveva motivato i ritardi con tutti gli arretrati che ancora ci si porta dietro dai periodi di più bui della pandemia da Covid-19, uniti ad esempio alle conseguenze della Brexit, perché in molti – per lavoro o per piacere – viaggiano spesso tra Italia e Regno Unito