Chiunque desideri provare a comprendere la logica e la strategia dei governi occidentali e delle loro agenzie di sicurezza nella guerra aperta e deliberatamente indefinita contro le loro comunità musulmane, troverà A Community Persecuted – A Year on from Operation Luxor una lettura essenziale.L’innovativo rapporto è stato redatto congiuntamente da CAGE e da ACT (Assisting Children Traumatized by Police), con sede a Vienna, due importanti ONG che fanno campagne a favore delle comunità colpite dalla guerra al terrorismo. Descrive in dettaglio come il governo austriaco abbia usato un attacco terroristico a Vienna condotto da Daesh nel novembre dello scorso anno come stratagemma per reprimere la sua comunità musulmana. Gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nelle case di 70 famiglie musulmane innocenti – spesso terrorizzando e traumatizzando i loro figli nel processo – con il falso pretesto di far parte di un giro di finanziamento del terrorismo. In seguito a ciò, e nonostante l’Alta Corte Regionale di Graz abbia dichiarato che almeno nove dei raid erano completamente ingiustificati in quanto non c’erano motivi di sospetto, è stata approvata una legislazione antiterrorismo draconiana, molto deliberatamente,È ben documentato che l’approvazione di questa legislazione era in realtà pianificata in anticipo e che l’attacco terroristico è servito come una comoda opportunità per introdurla. A peggiorare le cose, il ministro degli Interni Karl Nehammer era così concentrato sui raid, che “Nelle settimane e nei mesi successivi [post-attacco], lo stato austriaco ha sfruttato la tragedia per legittimare la sua repressione sui musulmani in Austria. Un catalogo di fallimenti da parte del governo in relazione alle sparatorie sono poi venute alla luce, ed è emerso che… Nehammer non ha agito sulla base delle informazioni fornitegli, per concentrarsi sull’operazione Luxor”.Ali, una vittima dei raid della polizia, ha raccontato nella sua testimonianza a CAGE e ACT che quando ha chiesto a un agente di polizia perché fosse stato preso di mira invece di veri criminali e terroristi, l’ufficiale ha risposto: “Vogliamo l’estremismo, perché stiamo perseguendo i moderati, che mantiene i moderati deboli e muti e dà spazio agli estremisti». È una risposta perfettamente in sintonia con le azioni di Nehammer.
Sorgente: Austria is targeting innocent Muslims for nefarious purposes – Middle East Monitor