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Il consiglio dei ministri ha dato via libera allo stanziamento di 200 milioni in più di qui a fine anno. In mattinata Salvini aveva detto che la Lega si sarebbe opposta. I ministri di Lega, Forza Italia e Italia Viva hanno sostenuto che la misura “non è sostenibile” ma la vecchia maggioranza giallorossa ha retto e il rifinanziamento è passato, con l’appoggio del premier. Che ha anche rimandato alla manovra ogni discussione di ridiscussione, “in particolare sulle politiche attive”

 | 15 OTTOBRE 2021

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Braccio di ferri in consiglio dei ministri sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza e sugli eventuali correttivi all’architettura del sostegno anti povertà. Durante la riunione sul decreto fiscale i ministri Giancarlo Giorgetti (Lega), Renato Brunetta (Fi) e Elena Bonetti (Iv) hanno chiesto di modificare le bozze che prevedevano 200 milioni aggiuntivi per garantire copertura fino a fine anno. Il ministro Stefano Patuanelli (M5s) ha difeso a spada tratta la misura, trovando l’appoggio del titolare del Lavoro Andrea Orlando (Pd) ma anche del premier Mario Draghi. Alla fine, il rifinanziamento è passato e l’impianto non è stato modificato. Centrodestra e Iv hanno chiesto di ridiscutere il tema in sede di approvazione della legge di bilancio, lunedì, e il premier ha ribadito che sarà la manovra la sede per discuterne, lavorando in particolare sulle politiche attive.

Dopo il fuoco di paglia della protesta contro la riforma del catasto – durata lo spazio di un mattino – Matteo Salvini in mattinata aveva riaperto lo scontro proprio sul reddito. Il leader leghista ancora questa mattina, a Radio 24, aveva ribadito che la Lega avrebbe fatto barricate contro il rifinanziamento: “Non daremo l’ok, s’è rivelato un sostegno al lavoro nero”. Uscito sconfitto dal cdm, il Carroccio ha tenuto a far sapere che “hanno rifinanziato il Reddito di cittadinanza levando risorse al reddito di emergenza (90 milioni), all’accesso anticipato al pensionamento per lavori faticosi e pesanti (30 milioni), accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (40 milioni) e ai congedi parentali (30 milioni)”. Giorgetti si è “opposto con durezza”, riferiscono le stesse fondi, sostenendo che è “beffardo usare i soldi di chi ha lavorato duramente per una misura simile”. Anche se le risorse per i pensionamenti anticipati saranno inserite in manovra, per cui nessuno viene scippato.

Va ricordato che Salvini in estate si era associato all’offensiva di Matteo Renzi contro il reddito arrivando ad annunciare di voler presentare un emendamento alla manovra per cancellarlo. Salvo fare una repentina marcia indietro a settembre, quando è apparso chiaro che il governo Draghi ha intenzione eventualmente di modificare dal prossimo anno i criteri per l’accesso alla misura per renderli più equi, ma non intende affatto abolirla. A quel punto il Capitano si è detto d’accordo a “confermare questo sostegno a chi non può lavorare: disabili, invalidi, chi ha la moglie, il marito o il figlio a casa da curare 24 ore su 24. Non puoi lavorare? Non ti abbandono, ti aiuto, ti proteggo”.

Sorgente: Reddito di cittadinanza, fallito blitz di centrodestra e renziani in cdm. Muro M5s-Pd col sostegno di Draghi: “No modifiche” – Il Fatto Quotidiano

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Un commento su “Reddito di cittadinanza, fallito blitz di centrodestra e renziani in cdm. Muro M5s-Pd col sostegno di Draghi: “No modifiche” 

  1. Siamo stufi di vedere gente come Renzi chiedere di abolire il reddito di cittadinanza quando i poveri stanno raggiungendo la cifra di 10 milioni,il Sig . Renzi davanti a milioni di ITALIOTI affermava di avere in banca 15 mila euro,ovvero tutti i suoi risparmi erano quelli, Poi magicamente si compra 2 immobili a Firenze spendendo piu’ di 2 milioni di euro,e questo anno ha dichiarato redditi per oltre un milione di euro.Adesso basta vergogna basta di farci prendere per il culo da questi cialtroni