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di Armando Di Landro

La Guardia di Finanza di Bergamo ha acquisito centinaia di atti e sequestrato computer e altri dispositivi dei dirigenti, negli uffici dell’Istituto superiore di sanità, del Ministero della Salute, del Welfare della Regione Lombardia, dell’Ats di Bergamo (l’ex Asl) e dell’Asst di Seriate, che gestisce l’ospedale di Alzano. L’operazione è a supporto dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla diffusione dell’epidemia da coronavirus, sui 3.100 morti ufficiali per Covid in 40 giorni e a un eccesso di mortalità che sullo stesso periodo indicava invece 5.000 persone. Un territorio dove la sieroprevalenza media è al 24%, senza eguali al mondo, sembra, al momento.

L’accesso agli uffici è iniziato attorno alle 9.30 di oggi (14 gennaio) : gli investigatori si sono presentati negli uffici a Trastevere e all’Eur, ma anche nella sede dell’Istituto superiore di sanità e, a Bergamo, in quella dell’Ats della direzione generale e a Seriate.

 

Le Fiamme gialle vogliono acquisire, al Ministero, tutti i documenti relativi ai Piani pandemici italiani non aggiornati: al momento gli inquirenti hanno a disposizione, formalmente, solo i Piani pubblicati sul sito dello stesso Ministero, quello del 2006 e del 2017, quest’ultimo identico al precedente in intere parti (copia-incollate). E tramite gli interrogatori hanno acquisito la quasi certezza di mancati aggiornamenti in base alle linee guida dell’Oms, che erano diventate più stringenti a partire dal 2018. Ora si tratta di capire chi preparò quei Piani (che risultavano addirittura non firmati), se ci fossero nuove bozze in corso di preparazione prima dell’epidemia da coronavirus, ma mai ultimate, oppure se nessuno avesse posto il problema di un aggiornamento. Risultano in corso accessi, da parte della Finanza, anche negli uffici dei direttori della Prevenzione del ministero, che si sono succeduti negli anni.

Tra le persone sentite in Procura c’è anche l’attuale direttore vicario dell’Oms Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione al Ministero fino al termine del 2017: in più interviste, dopo l’interrogatorio, aveva spiegato di aver raccomandato al ministro Lorenzin, mentre lui si preparava ad assumere il nuovo incarico, di aggiornare il Piano pandemico. Per capirci di più la Procura di Bergamo ha anche convocato i dirigenti al vertice del Ministero: saranno ascoltati la prossima settimana.

Ma dove vuole arrivare la Procura di Bergamo? L’obiettivo dei magistrati è capire se, le omissioni che al momento possono apparire tecniche, o politiche, abbiano costituito o debbano costituire dei reati. Con una domanda di fondo che comunque i magistrati si pongono: i piani pandemici nazionali, e a cascata tutte le previsioni per contenere ipotesi di epidemie virali, venivano applicati o no? In Svizzera e Germania, si ragiona in Procura, i piani erano aggiornati, ma il coronavirus ha colpito duro comunque.

Sorgente: Coronavirus, inchiesta sull’epidemia. Sequestri di pc e acquisizione di atti: la Finanza di Bergamo dall’Ats al Ministero

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