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Demolita la sentenza di primo grado che li aveva condannati a tentata violenza sessuale di gruppo. “Il fatto non sussiste”: e il giallo ricomincia da zero

Arezzo, 10 giugno 2020 – Contrordine, giudici. Alla Guareschi. Sì, è un ribaltone la sentenza per la morte di Martina Rossi, la studentessa ventenne di Genova che all’alba del 3 agosto 2011 precipitò dal sesto piano di un grande albergo di Palma di Maiorca, in un giallaccio internazionale che non finisce più. La corte d’appello di Firenze assolve i due giovani aretini che in tribunale (ad Arezzo appunto) un anno e mezzo fa erano stati condannati a sei anni per tentato stupro di gruppo e per morte come conseguenza di altro reato.

Il fatto non sussiste, stabilisce il collegio presieduto da Angela Annese, che nei pochi minuti impiegati a leggere il verdetto (e nell’ora e mezzo della camera di consiglio) demolisce la sentenza di primo grado e anche anni di indagini, condotte prima dalla procura di Genova e poi da quella di Arezzo.

Sorgente: “Martina non fuggì da uno stupro”: in appello clamorosa assoluzione dei due giovani – Cronaca

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