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Ilva, nel piano Mittal Marcegagliaspuntano oltre 2400 esuberi

Il 1 aprile, a causa dell’emergenza Coronavirus, l’azienda ha comunicato la momentanea sospensione delle attività in attuazione delle prescrizioni dell’Aia

TARANTO – ArcelorMittal ha comunicato l’1 aprile, a causa dell’emergenza Coronavirus, «la momentanea sospensione delle attività in corso nei cantieri impegnati all’attuazione delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale», ma ad oggi «non risulta ci sia stato un atto formale da parte del Ministero dell’Ambiente, sia sulla sospensione che sulla successiva ripresa delle attività previste dal Dpcm del 27 settembre 2018».

Lo scrivono il segretario della Fiom-Cgil Puglia e Taranto, Giuseppe Romano, e il coordinatore delle Rsu Fiom dello stabilimento siderurgico, Francesco Brigati, in una lettera al presidente del Consiglio e ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente.

«In data odierna risultano ancora fermi i cantieri – spiegano -. Pertanto la Fiom Cgil richiede, qualora presente, l’atto formale con il quale è stata disposta la sospensione delle attività previste dall’Aia».

I due sindacalisti segnalano, inoltre, «una situazione impiantistica che rischia il collasso qualora si dovesse continuare con un regime di produzione di ghisa negli altiforni al di sotto del minino tecnico». Questa condizione «sta determinando grossi problemi agli stessi impianti – sostengono – che continuano ad avere ripetuti “stop and go” sottoponendo, pertanto, gli altoforni ad un alto rischio di problemi di sicurezza e danneggiamenti impiantistici. Si rende pertanto necessario – concludono – un immediato intervento del governo».

LA PREOCCUPAZIONE – Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno evidenziato alcune criticità rispetto alla fase che attraversa lo stabilimento siderurgico di Taranto e ritengono inaccettabili e ingiustificate le modalità con cui l’azienda, a seguito di una comunicazione di ripartenza degli stessi impianti di pochi giorni fa, modifichi di fatto, quanto precedentemente comunicato.
Le organizzazioni sindacali ritengono immotivate le scelte della multinazionale ed è del tutto evidente che provi a celarsi dietro una strategia già definita.
Pertanto, riteniamo necessario un immediato intervento da parte del Governo per salvaguardare il futuro occupazionale e ambientale del territorio ionico vista la sua strategicità più volte ricordata nei decreti d’urgenza da vari governi che si sono succeduti in questi lunghi anni di vertenza ex Ilva.

Sorgente: Mittal Taranto, lavori fermi e impianti a singhiozzo Fiom: «Altiforni a rischio. Intervenga il Governo» – La Gazzetta del Mezzogiorno

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