Continuano a crescere a ritmi “europei” i contagi da coronavirus in Brasile. Per il secondo giorno consecutivo, i nuovi positivi sono stati quasi 14.000 mentre i morti nelle ultime 24 ore sono stati 844. Nel gigante latinoamericano il numero totale di contagiati ha superato quota 200.000 ed è diventato il sesto Paese al mondo per incidenza dell’epidemia dopo aver superato la Francia.
Ribelli contro Bolsonaro
Per il “negazionista” Jair Bolsonaro, che fin dall’inizio della pandemia ha minimizzato i rischi del coronavirus, si è aperto un altro fronte interno. Il presidente brasiliano deve infatti fare i conti con i governatori e i sindaci “dissidenti” che hanno annunciato di non voler applicare il suo decreto per la riapertura di barbieri, saloni di bellezza e palestre. «Siamo destinati a vivere in un Paese povero. Le persone stanno morendo? Va bene, ma molte di più moriranno se si continua a distruggere l’economia», ha dichiarato Bolsonaro denunciando che le misure di ”lockdown” non sono la strada giusta per uscire dalla crisi.
Lo studio che preoccupa
A preoccupare i brasiliani è uno studio dell’Università di Washington, che ha previsto un aumento esponenziale della curva dei decessi: con i ritmi attuali il bilancio delle vittime potrebbe arrivare a 88.305 ad agosto. Il modello utilizzato per questa proiezione è lo stesso usato negli studi condotti dalla Casa Bianca per monitorare l’evoluzione e le stime degli infettati e uccisi dal Covid-19, riferisce il corrispondente dagli Usa del quotidiano Folha de Sao Paulo. Secondo il lavoro svolto dall’Institute of Metrics dell’Università di Washington, la curva di decessi e infezioni continuerà a crescere in Brasile fino a luglio, quando si prevede che si verificheranno poco più di mille decessi al giorno. Dopo questo probabile picco, la curva si stabilizzerà e inizierà un graduale declino, con una stima di 780 decessi al giorno nel mese di agosto, secondo lo studio.