0 10 minuti 5 anni

 

Ucciso dall’esplosione un uomo di Milazzo che si trovava in un sentiero della zona di Ginostra, illeso il suo amico brasiliano. Altri due feriti. Difficoltosi i soccorsi a causa degli incendi provocati dai lapilli. Canadair in azione per spegnere i roghi. Il sindaco Giorgianni: “Nessuna evacuazione, pochi danni. Ma aiutiamo chi vuole andar via”

di GIOACCHINO AMATO e ROMINA MARCECA

Pomeriggio di fuoco a Stromboli: il vulcano ha seminato paura, fuoco e morte sull’isola, con due colate laviche che scendono dalla Sciara del fuoco dirette a mare, e causato il decesso di un turista che stava facendo un’escursione a Punta dei Corvi, un sentiero libero di Ginostra, assieme a un amico. L’escursionista di Milazzo, Massimo Imbesi, è morto mentre il suo amico originario del Brasile (in un primo tempo indicato come ferito) è rimasto illeso. Altri due escursionisti sarebbero rimasti feriti dalle pietre scagliate in aria dalle due esplosioni dal cratere del vulcano. Il morto e i feriti sarebbero sul versante dello Stromboli in eruzione, a Punta dei Corvi nei pressi di Ginostra. Lo riferisce il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella. In volo due elicotteri provenienti da Salerno e da Catania. Nella zona dove si trovavano i due escursionisti coinvolti nell’esplosione i telefoni cellulari non hanno campo e le comunicazioni radio sono difficoltose. Tra l’altro secondo le prime informazioni i due turisti si sarebbero avventurati prima delle 17.30, orario previsto dall’ordinanza del sindaco per le escursioni. La vittima e il ferito sono stati raggiunti dalle guide che adesso attendono l’arrivo dei carabinieri per gli accertamenti di rito.

Stromboli, la colonna di fumo dal vulcano: “Sembrano fuochi d’artificio”

La notizia è stata confermata anche dalla Prefettura di Messina. Il corpo dell’escursionista, che si sarebbe avventurato nella zona sommitale del vulcano in compagnia di un amico e senza l’ausilio di guide, sarebbe già stato localizzato. Sono in corso le operazioni di recupero sul fianco del vulcano sopra Ginostra.

Su Stromboli la squadra dei vigili del fuoco di Lipari, trasportata dalla Capitaneria di Porto, sta raggiungendo attraverso una mulattiera Punta dei Corvi, dove si trova il corpo dell’escursionista deceduto. Un elicottero dei pompieri decollato da Salerno è impegnato nel salvataggio di due escursionisti che sarebbero caduti e non possono muoversi, con difficoltà operative per il gran fumo. Sull’isola è stato inviato un secondo elicottero dal reparto volo di Catania e anche la motobarca dal nucleo di Messina

Stromboli, esplosioni dal vulcano. Le riprese dalla barca: “Eruzione pazzesca”

Le operazioni sono rese difficili dal fumo intenso e dagli incendi provocati dai lapilli. Il canadair, spiega il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella, non riesce a intervenire perché c’é troppo fumo e la zona è impervia. Il quadro drammatico è confermato anche dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni. Una colonna eruttiva alta due chilometri e che ha rilasciato sopra i crateri dello Stromboli lapilli di varia grandezza che hanno innescato una serie di incendi. E il panico è scoppiato a Ginostra dove i residenti, assistiti dalla protezione civile, stanno lasciando le case spontaneamente. Altri si sono barricati in casa per paura dei lapilli. Alcuni turisti si sono lanciati anche in mare. Non ci sono feriti, fanno sapere dai vigili del fuoco. “Una tra le maggiori esplosioni registrate sullo Stromboli”.

Così la definiscono gli esperti dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’esplosione registrata alle 16,46. A fuoco sono andati canneti e terreni. Prima dell’esplosione, spiegano gli esperti, ci sono stati “due trabocchi lavici” che si sono riversati sulla Sciara del fuoco.  “A partire dalle ore 14,46 e 10 secondi Utc si è verificato un parossisma che ha interessato l’area centro- meridionale della terrazza craterica dove si aprono le bocche dello Stromboli, a circa 800 metri di quota sul mare” ha spiegato il vulcanologo dell’Ingv-Osservatorio Etneo, Marco Neri.

La sala operativa della Protezione Civile regionale si è subito attivata dopo avere ricevuto dall’Ingv la segnalazione di una serie di violente esplosioni sullo Stromboli. Con la caduta di materiale incandescente sono scoppiati una serie di incendi in diverse zona dell’isola. “Sono in contatto con il capo della Protezione civile regionale, che si è subito attivata, e costantemente aggiornato della situazione sull’isola di Stromboli”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Stromboli, i turisti osservano la colonna di fumo: “Chi viene a spegnere gli incendi?”

“Abbiamo segnalazioni di diversi incendi causati dalla violenta esplosione del vulcano, ma non abbiamo segnalazioni di persone ferite o coinvolte. Ma solo paura per la caduta dei lapilli C’è stata tanta paura tra chi era nelle zone più alte. Noi abbiamo già organizzato, per quello di nostra competenza, il meccanismo dei soccorsi con dei pompieri inviati con la guardia costiera e un elicottero da Lamezia Terme”. Così il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Messina prima della notizia della morte dell’escursionista. I vigili del fuoco insieme ad un Canadair della forestale stanno operando sull’isola per spegnere gli incendi che si sono sviluppati nella zona canneti. Sul posto anche la Guardia Costiera di Lipari che sta supportando  le altre forze dell’ordine. La protezione civile, che sta coordinando le operazioni, sta valutando se inviare sul posto una squadra.

“C’è stata una violentissima esplosione seguita da una pioggia di lapilli incandescenti e materiale lavico. Tutte le persone che si trovavano al villaggio, circa un centinaio tra turisti e residenti, si sono barricate in casa e si sono lanciate in mare. La situazione è critica anche se al momento non ci risultano feriti”. Lo dice all’Ansa Gianluca Giuffrè, giornalista e proprietario di un bazar a Ginostra, la frazione di Stromboli investita dall’esplosione. “Adesso siamo usciti dalle case – aggiunge Giuffè – anche se fuori c’è una densa nube di fumo e continua a cadere una pioggia di cenere. L’energia elettrica è stata interrotta, forse a causa di un  guasto alla centrale. Alcuni turisti si sono precipitati sul molo, dove sta per attraccare l’aliscafo, con l’intenzione di abbandonare l’isola”.

Durante il periodo invernale i residenti a Ginostra sono circa una trentina, compreso Gianluca Giuffrè. Un numero che cresce nel periodo estivo grazie ai numerosi turisti che affollano la frazione di Stromboli, raggiungibile solo via mare. La settimana scorsa a Ginostra si era tenuto uno spettacolo sugli scogli davanti al minuscolo approdo, nell’ambito del Festival del Teatro Eco Logico, dedicato alle donne pescatrici delle isole Eolie, alla presenza di un centinaio di spettatori.

Oltre settanta persone che si trovavano a Ginostra, sono state imbarcate, dopo l’esplosione del vulcano di Stromboli, con l’aliscafo della Liberty Lines e su altri mezzi. Ma la decisione di partire o rimanere lì è a loro discrezione. Non è stato al momento avviato alcun piano di evacuazione. “Nessun allarmismo – dice il sindaco di Lipari Marco Giorgianni – solo fumo per il grosso incendio, la situazione è sotto controllo, stanno arrivando i Canadair per spegnere il fuoco alimentato dal vento”.

“Dopo l’esplosione nel vulcano a Stromboli al momento non c’è pericolo per onde anomale o tsunami ma in via precauzionale sono state fatte sgomberare anche le spiagge dell’isola di Salina e si raccomanda di non accedervi fino a questa sera”. Lo afferma il sindaco di Salina Domenico Arabia.

In una nota diramata in serata l’Ingv fa il punto sull’eruzione: “A partire dalle 16:46 del 3 luglio 2019, si è verificata una violenta sequenza esplosiva parossistica che ha interessato l’area centro-meridionale della terrazza craterica dello Stromboli. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv (INGV-OE) è stato possibile distinguere due eventi esplosivi principali molto ravvicinati, rispettivamente alle 16:46:10 e alle 16:46:40”. L’Ingv spiega che la sequenza è stata preceduta, alle 16:44, “da alcuni trabocchi lavici scaturiti da tutte le bocche attive della terrazza craterica”. Il personale dell’Ingv in campo ha osservato “una colonna eruttiva che si è innalzata per oltre 2 km di altezza al di sopra della area sommitale disperdendosi in direzione sud-ovest. I prodotti generati dalla sequenza esplosiva sono ricaduti lungo i fianchi del vulcano”. L’analisi dei dati della rete sismica ha permesso di individuare, oltre alle esplosioni maggiori,” circa 20 eventi esplosivi minori”. Dopo l’esaurimento della fase parossistica, spiega l’Ingv, “l’ampiezza del tremore vulcanico è sensibilmente diminuita. L’evoluzione dei fenomeni è seguita continuamente attraverso le reti di monitoraggio e dal personale in campo delle Sezioni dell’INGV, Osservatorio Etneo di Catania, Osservatorio Vesuviano di Napoli e di Palermo Geochimica”.

 

Sorgente: la Repubblica – Stromboli, violente esplosioni: morto un escursionista, due feriti

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20