“Perché protestiamo contro le aperture festive? Solo chi non ha mai lavorato in un negozio o in un centro commerciale può credere alla favola dei turni nelle festività. Siamo perennemente sotto organico, non c’è abbastanza personale per turnare. Io da quando lavoro nel settore non ho mai visto una domenica o un giorno di festa liberi. E ormai sono cinque anni che faccio la commessa”. A raccontare a ilfattoquotidiano.it la sua esperienza come addetta alle vendite per una grande catena di abbigliamento è Milena (nome di fantasia, ndr) e la sua testimonianza è molto simile a quella di molti altri colleghi del settore del commercio e della Gdo che anche questo Primo Maggio saranno al lavoro. “Ho iniziato con un contratto di stage: 40 ore settimanali a lavorare per 500 euro al mese domeniche e festivi compresi. Poi sono arrivati i contratti a tempo determinato. Hai uno stipendio più alto, sì, ma sei precario e quindi non puoi rifiutarti di fare tutti gli straordinari richiesti se non vuoi rischiare di essere lasciato a casa”.