di Milena Gabanelli, Mario Gerevini e Simona Ravizza
La ricostruzione
Per capirlo prendiamo un caso, simile a migliaia di altri, che conosciamo bene e dunque siamo riusciti a ritroso a ricostruire tutti i passaggi: la bolletta del gas della signora Giuseppina, 85 anni, con un contratto di libero mercato con Enel. Parliamo del gas perché proprio in queste settimane sono arrivate bollette stratosferiche: i costi del riscaldamento invernale. Ci concentriamo poi su Enel perché, oltre a essere uno dei grandi operatori dell’energia e il gruppo numero uno in Italia per fatturato (95 miliardi nel 2023 con 6,5 miliardi di utile), è una società a controllo pubblico che ha come principale azionista il ministero dell’Economia (23,6%). Solo per il gas ha 3,4 milioni di utenze domestiche (qui e qui ultimi dati disponibili).
L’avviso per email
Il 12 ottobre 2022 alla signora Giuseppina arriva per email una comunicazione sull’«offerta gas in scadenza». Ci girano intorno per un po’: «Ciao, siamo felici di averti con noi ….Ricordati dei vantaggi del nostro programma fedeltà … ENELPREMIA WOW! Potrai ottenere bonus in bolletta … Comunicare con te in modo sempre trasparente è una priorità …». Poi arrivano al sodo: le nuove condizioni economiche saranno applicate a partire da febbraio 2023 per 12 mesi con un «prezzo della componente materia prima gas pari a 1,48 euro/smc», cioè al metro cubo.
Enel assicura che «tali condizioni…sono al momento le più vantaggiose di Enel Energia», ma non c’è alcuna indicazione sul prezzo precedente (0,40 al metro cubo)e non è possibile capire che quasi si quadruplicherà
La stangata
L’ultima bolletta alle vecchie condizioni è dunque quella di dicembre 2022/gennaio 2023, per un importo di 601,74 euro. Poi da febbraio scatta l’aumento unilaterale a 1,48 euro al metro cubo, ma intanto arrivano primavera ed estate. La consapevolezza che qualcosa non va non è immediata, fondamentalmente per tre motivi:
1) verso un operatore storico del Paese come Enel c’è una fiducia di fondo che poi è anche il patrimonio della stessa azienda;
2) il primo pensiero è che la colpa sia sempre della guerra in Ucraina che ha fatto correre i prezzi;
3) il dubbio di base è che magari si è esagerato con i consumi e bisogna fare più attenzione. Ma poi il freddo invernale porta con sé la stangata, e a febbraio 2024 arriva la bolletta relativa a dicembre 2023/gennaio 2024: 2.917,68 euro, a consumi pressocché invariati.
La sanzione e la difesa
Sulla base di documenti ufficiali Dataroom stima che solo con le bollette del gas di Enel la stessa cosa è successa a circa 1 milione di famiglie negli 11 mesi in cui era in vigore il divieto di cambiare il prezzo ai contratti non in scadenza. Una pratica commerciale illecita. Per questo l’Antitrust , dopo una lunga istruttoria avviata in seguito alle denunce di alcune associazioni di consumatori, a novembre scorso multa Enel con il massimo della sanzione: 10 milioni di euro (qui). Però non è detto che debba pagarli perché pende il ricorso al Tar. Enel si difende dalle accuse dell’Antitrust sostenendo di «non aver mai comunicato alla propria clientela modifiche unilaterali – come si legge nelle carte del procedimento – ma di aver comunicato le nuove condizioni economiche in ragione di una scadenza contrattuale».
E oggi cosa sta succedendo?
Intanto nell’inverno 2023-2024 esplodono le bollette figlie di quelle pratiche scorrette, e chi non riesce a pagare può solo rateizzare. Quanto si porta a casa invece Enel? Facciamo una stima partendo dai documenti dell’Antitrust dai quali emerge che gli incrementi medi applicati sul prezzo del gas da Enel con le modifiche unilaterali dei contratti sono tra 0,5 e 1,5 euro al metro cubo. Secondo Arera i consumi medi di gas per la famiglia-tipo sono di 1.400 metri cubi annui.
Fatti due conti, su 1 milione di famiglie, ecco che risulta come solo con gli aumenti delle bollette del gas, Enel ha incassato almeno 1 miliardo di euro
Gli azionisti e i dividendi
Dalla primavera 2023 ai vertici dell’Enel ci sono Paolo Scaroni (presidente) e Flavio Cattaneo (amministratore delegato) al posto, rispettivamente, di Michele Crisostomo e Francesco Starace. Tra pochi giorni il gruppo distribuirà agli azionisti (per il 57% investitori istituzionali, in gran parte fondi esteri) dividendi per 4,37 miliardi.
La fiducia dei clienti
Da gennaio 2024 per il gas è scomparso il servizio di tutela, ad eccezione dei vulnerabili e c’è solo il libero mercato. Il decreto Draghi è scaduto, e quindi qualunque fornitore può in ogni momento dire: «Questa è la nuova meravigliosa offerta per te». Prima di accettare bisogna fare attenzione e capire quanto cambierà la bolletta. In una giungla di offerte, Enel dovrebbe essere la più affidabile per reputazione e invece ha giocato sul filo delle regole commerciali, sfruttando i commi dei contratti che in pochi capiscono e di sicuro nessuno legge, speculando sulla fiducia di migliaia di clienti. Dai procedimenti dell’Antitrust risultano pratiche scorrette, pur se con numeri decisamente inferiori, anche da parte di Eni, Edison, Acea, Dolomiti, Iberdrola. Se la giustizia amministrativa respingerà i ricorsi, le 6 società potrebbero dover restituire un miliardo secondo la stima assai prudenziale di Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust. I leader dei partiti in campagna elettorale dicono sempre che bisogna occuparsi di cose serie come le bollette degli italiani. Occupatevene.
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Sorgente: [email protected]
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