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SILVERSK (Donetsk) – Sulla strada per Severodonetsk, una candela bruciata sta facendo saltare i nervi già assai sollecitati del comandante Ivan Babiy. Il mezzo su cui sta difendendo il fronte più caldo dell’intera Ucraina, una Wolksvagen Golf 1.400 del 1998, lo ha tradito a Siversk. È un borgo che dista una trentina di chilometri da Severodonetsk, la città che resiste a ridosso di un fiume come un’altra Irpin ma soffre come un’altra Mariupol. “So fare tutto, tranne riparare le macchine…”, si lamenta Babiy, che prima di arruolarsi era un poliziotto della sezione omicidi, suonava la tromba e strimpellava la chitarra. I suoi uomini circondano il cofano aperto, perplessi. Un caporale ha la testa dentro il motore e, tutto sudato, smanetta con una chiave inglese. “Siversk… il posto peggiore dove fermarsi… qui sono tutti filorussi…”, brontola il comandante.

Sorgente: Il plotone in panne nel cuore del Donbass: “Chi è rimasto qui aiuta i russi a spararci” – la Repubblica

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