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Diego Armando Maradona è morto. Se ne va il più grande calciatore di tutti i tempi e un’icona eternamente «rebelde», che ha regalato felicità e riscatto a un’umanità dolente. Le battaglie contro le difese avversarie e quelle contro le mafie del calcio. In Argentina lutto nazionale e camera ardente alla Casa Rosada. La «sua Napoli» in pellegrinaggio allo stadio. Aveva da poco compiuto 60 anni

Mano de dios, beffa agli inglesi imperialisti

Paolo Vittoria

Era in grado di sconfiggere le grandi potenze: l’Inghilterra con dribbling e mani da scugnizzo, la Juventus industriale dell’avvocato Agnelli battuta con un’indimenticabile punizione arcuata sotto la pioggia battente, il Milan di Berlusconi al cui corteggiamento Diego ha orgogliosamente resistito

Visioni

Ho visto Maradona

Osvaldo Soriano

dal manifesto del 3/7/1990, Soriano e Minà cenano con Maradona alla vigilia di Italia-Argentina (1-1, azzurri eliminati), semifinale di Italia ’90

Scuola

Scuola, un rientro «graduale» e simbolico prima di richiudere a Natale

Roberto Ciccarelli

Il governo continua a valutare l’ipotesi di una riapertura tra il 9 e il 14 dicembre. Ma molti sono i nodi che restano irrisolti. Li approfondiamo, uno per uno. I sindaci incontrano la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e chiedono certezze sul rientro. Massimo Galli: “Potrebbe essere un boomerang”. Continuano le proteste degli studenti contro la didattica a distanza e per il rientro in classe in sicurezza

Legge elettorale, risorge il Rosatellum

a. fab.

Il governo anticipa i nuovi collegi per adattare il vecchio sistema al ridotto numero di parlamentari. Con il proporzionale bloccato dalle liti nella maggioranza, a gennaio una legge che a trazione uninominale che esaspera gli squilibri

I centri antiviolenza lombardi in lotta per avere l’anonimato

Alessandra Pigliaru

Parla Manuela Ulivi, presidente del Cadmi di Milano e avvocata: «Vogliono i codici fiscali delle donne. Ma verrebbe meno la segretezza. In Italia vengono preservati i dati di chi si rivolge ai Centri. Ci siamo rifiutate di fornirli alla Regione e siamo state escluse dalla distribuzione dei finanziamenti statali»

Cultura

Lo Stato sociale nell’età delle piattaforme

Sandro Mezzadra

Una riflessione a partire dal nuovo saggio della studiosa britannica Ursula Huws. Misure e percorsi per la società e il mondo del lavoro digitale nato all’ombra dell’egemonia neoliberale. Il modello di Welfare del Novecento letto attraverso le critiche che gli hanno mosso i movimenti sociali degli anni ’60 e ’70 e i temi posti dal femminismo della «seconda ondata»

L’epopea di «Ultimina» e la storia dell’Italia

Cristina Piccino

Il nuovo film di Jacopo Quadri, in concorso a Idfa, segue la vita della protagonista attraverso le sue parole. Contadina, ottantenne, nella narrazione di sé Ultimina restituisce una memoria collettiva con la forza dell’umorismo

Trump ha un dovere: sospendere la pena capitale

Giuseppe Cassini

Aspettando la moratoria promessa dal presidente eletto Biden, quello uscente dovrebbe rispettare la tradizione e sospendere le pene capitali previste in chiusura di mandato: due condannati in Indiana

La ricostruzione, politica e sociale, di un bene pubblico

Francesco Majorino*

In Lombardia c’è tantissimo da ricostruire, non solo sul tema essenziale del sostegno all’economia, al lavoro, al sistema delle imprese ma proprio sulla politica sociale e sanitaria che si intende mettere in campo.

La pandemia è il male, collaborare è la cura

Arturo Di Corinto

Un terzo delle aziende europee non riesce a fornire un accesso remoto sicuro ai propri lavoratori. Il 2021 sarà un anno difficile se non si adotteranno le giuste misure di sicurezza, soprattutto per gli smart workers. Sullo sfondo la collaborazione necessaria tra pubblico e privato

L’Ultima

La saga dei Torlonia

Renzo Paris

Trionfa la mostra a Roma, ma non la verità sul principe collezionista: quella dello sfruttamento dei contadini del Fucino e dell’eccidio di Celano raccontato dall’inviato de «l’Unità» Luigi Pintor

Soldi italiani per il carbone di Tuzla

Elena Gerebizza, Simone Ogno

La centrale elettrica bosniaca finanziata anche da Banca Intesa, poco prima che questa decidesse di non investire più sul carbone

Sorgente: il manifesto del 26.11.2020 – il manifesto

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