
Non tutte le storie hanno bisogno di un nome. Non tutte hanno bisogno di un volto. Una inizia il 22 febbraio 2020 e l’abbiamo raccontata su L’Espresso . Una voce che non appartiene a una sola donna, ma a tutte quelle che troppo spesso subiscono in silenzio un sistema che ostacola un loro diritto: l’interruzione di gravidanza.
Per questo L’Espresso lancia l’hashtag #innomeditutte e mette a disposizione uno spazio in cui condividere anonimamente la propria esperienza. Spesso fatta di solitudine, vergogna, umiliazioni. Perché è giusto raccontare, in uno spazio sicuro e anonimo, ciò che accade a molte di noi. Ma è necessario specificare dove avviene. Per disegnare una cartina che mostri un fenomeno silenzioso in crescita.