Genova – Egle Possetti, rappresentante del comitato dei parenti delle vittime del Morandi, interviene dopo due episodi che hanno fatto discutere: la visita dei rappresentanti delle Sardine alla “Fabrica” di Oliviero Toscani, con la fotografia che le immortala al fianco di Luciano Benetton, e le parole choc del celebre fotografo, che alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” ha detto l’assurda frase «A chi volete che interessi se cade un ponte», proprio parlando delle polemiche scatenate da quello scatto forografico. Ma sul caso nel primo pomeriggio interviene anche l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi: «Non comprendiamo assolutamente le affermazioni di Oliviero Toscani. In ogni caso, credo sia giusto ribadire che la tragedia del Morandi è stata e sarà sempre una tragedia gravissima e ingiustificabile, e che porteremo il dolore che ha causato dentro di noi per tutta la vita. È un sentimento che unisce tutti gli uomini e le donne che operano ogni giorno nella nostra azienda. Proprio per questo abbiamo cercato, con umiltà e per quanto possibile, di lenire le ferite della tragedia dimostrando la nostra vicinanza ai familiari delle vittime, a tutte le persone coinvolte e alla comunità genovese».
La replica del fotografo: «Le mie parole estrapolate e confuse»
«Mi dispiace che parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte. Solamente la cattiveria può strumentalizzare una cosa simile. A me come a tutti, quella tragedia interessa e indigna, ma è assurdo che certi giornalisti ne chiedano conto a me». Così con un messaggio sui twitter Oliviero Toscani replica alle accuse alle sue parole sul crollo del ponte Morandi a Genova.
Poi, in serata, ai microfoni di Radio Capital Toscani afferma: «Sono distrutto umanamente». «Si prende una frase estrapolata da qualcuno per il suo programma un po’ scandalistico, con questa comunicazione moderna che cerca il sensazionalismo. Non era quella l’intenzione», prosegue Toscani. «Stavo spiegando – aggiunge
Toscani – che l’incontro a Fabrica aveva come tema principale la comunicazione e non si era parlato del ponte Morandi né della questione Autostrade e adesso mi ritrovo accusato in questo modo. Cosa posso fare? Mi posso solo scusare nel modo più profondo. Questo attacco non lo merito e ribadisco: nessuno vuole che cada un ponte! Il Morandi purtroppo è caduto e sono indignato ma sono anche il primo a dire che le mie parole suonano incomprensibili se estrapolate in quel modo e chiedo scusa. Ho sbagliato, cosa c… d’altro posso dire! Se ci si potesse prendere a bastonate in radio, lo farei», conclude.
Benetton: «Mi dissocio da Toscani»
«Mi dissocio fortemente dalle affermazioni fatte da Toscani». Lo scrive Alessandro Benetton, rispondendo a un commento sul tema comparso sul suo profilo Instagram. «Ho scelto quasi 30 anni fa di essere un imprenditore indipendente dalla mia famiglia. Ad eccezione di un brevissimo periodo, mi sono sempre ed unicamente dedicato alla mia attività 21 Invest. Ho quindi scelto di non commentare mai su attività che non mi riguardassero. Sicuramente in questo caso – conclude – mi dissocio fortemente dalle affermazioni fatte da Toscani».
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Il comunicato del comitato contro Toscani
«Ogni giorno ci aspettiamo, ormai da quasi 18 mesi qualche nuova pensata, ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie – si legge in una nota diffusa dal comitato – Stasera (ieri per chi legge, ndr) ho sentito registrate delle esternazioni, inopportune e confuse di Toscani, ovviamente a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero, in effetti passare su un ponte francamente e’ un po’ da “plebei”, purtroppo tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto a “quel ponte” ci e’ rimasta per sempre, certamente non per qualche strano fulmine vagante, 43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto».
Egle Possetti invita le sardine a riflettere su quanto è accaduto: «Toscani si è irritato per il rilievo mediatico della fotografia con alcuni leader delle Sardine e con Benetton, tutto quanto ha destato un po’ di baruffa… Noi non possiamo giudicare la volontà di partecipare ad una “fucina creativa” dai Benetton da parte delle Sardine. Siamo in un Paese libero, certo che il momento storico, e l’evidente faro mediatico sugli imprenditori che li hanno ospitati, non danno sicuramente la speranza di ricevere un premio oscar per il tempismo. Io non voglio denigrare nessuno, non è nostro compito. Inoltre lo fanno già troppi ed in alcuni casi farebbero bene a fare un proprio esame di coscienza; spero solo che questi ragazzi abbiano sbagliato in buona fede, soprattutto per coloro che hanno speranza nella loro lotta. Io penso che ci siano molte eccellenze in Italia con cui fare studi e ragionamenti sul futuro, ma li cercherei altrove».
Possetti, nella parte finale del comunicato, esprime preoccupazione per il fatto che il clamore mediatico su determinate vicende possa distogliere l’attenzione sui temi più importanti: «Peccato che in questo momento sul piatto ci siano due tematiche a noi molto care: decisione sulla revoca delle concessioni e dibattito inquietante sulla prescrizione….Non sara’ che queste baruffe e le polemiche varie su show canori vogliano distogliere l’attenzione da qualcosa di molto, molto piu’ importante? Noi vogliamo vedere i colpevoli privati della loro libertà, umiliati pubblicamente ed in galera…. Senza strane tempistiche che annullino il risultato processuale, siamo francamente stufi di idiozia. Sulla situazione delle nostre infrastrutture francamente abbiamo putroppo titolo ad esprimerci per contribuire nel nostro piccolo a tutelare la vita di tutti coloro che rimangono».
Bucci e Toti lanciano la campagna #anointeressa
Le parole di Toscani hanno provocato dure critiche sui social network. Ad alzare la voce sono stati anche il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci. Il presidente della Regione Liguria, appena appresa la notizia ieri sera, aveva lanciato su Facebook l’hashtag #anointeressa, invitando Toscani a scuse immediate nei confronti delle famiglie delle 43 vittime del crollo del Morandi, dei sopravvissuti, della Regione, dei cittadini che hanno sofferto e soffrono. «Vogliamo giustizia e stiamo costruendo un nuovo ponte per la nostra città, aspettiamo le scuse immediate» scrive il governatore.
L’ hashtag #anointeressa è stato rilanciato su molte pagine social, anche dei parenti delle vittime del Morandi, del neo nato Comitato Autostrade Chiare e da molti cittadini offesi dalle parole di Toscani.
Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha lanciato un messaggio dalla sua pagina Facebook con il cartello #anointeressa: «A chi interessa? A 43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici. Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita in pochi minuti. A una città che ha dovuto lavorare e sta lavorando sodo per arginare i mille problemi che quel crollo ha causato. Ai cittadini genovesi che ogni giorno vivono disagi. Alle attività industriali, al porto di Genova, alle aziende che lavorano in città. Un crollo come quello di ponte Morandi e la sua ricostruzione dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà», scrive il primo cittadino.
Meloni: «Da Toscani parole agghiaccianti»
Sul caso interviene la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: «Le agghiaccianti parole con cui Oliviero Toscani parla del crollo del ponte Morandi e della vicenda della foto con lui, le sardine e il suo datore di lavoro Benetton. Nessuna manifestazione delle sardine contro questo linguaggio ignobile?».
Crippa, M5S: «Parole indegne»
Al coro delle critiche si aggiunge anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa: «Oliviero Toscani ha perso un’ottima occasione di rifugiarsi in un saggio silenzio. Chieda immediatamente scusa alle famiglie delle vittime della tragedia del ponte Morandi. Le sue parole sono indegne e sono uno schiaffo alla memoria delle 43 vittime. Un’uscita del tutto insostenibile, anche per chi, come me, arriva da un territorio che ha visto, con il crollo del ponte, portarsi via un intera famiglia, Cristian, la moglie Dawna e la piccola Kristal. Comprendiamo che, per decenni abbia lavorato per i Benetton e che intenda difenderli, ma le sue parole sono inaccettabili».
Dello stesso tenore il commento del presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, il ligure Sergio Battelli: «Chiedo a Oliviero Toscani di venire in piazza De Ferrari, a Genova, prendere un microfono in mano e ripetere parola per parola ciò che ha detto in radio. Le provocazioni possono funzionare se applicate alla fotografia ma quando diventano sguaiate e irrispettose nei confronti dei parenti delle vittime del crollo del Ponte Morandi, e di una intera città, dovrebbero solo far vergognare».
Anche un altro deputato ligure del M5S, l’ex sottosegretario Simone Valente, attacca Toscani: «Oliviero Toscani è un habitué delle provocazioni, oltre che un personaggio avvezzo a utilizzare un linguaggio troppo spesso sopra le righe. Sarà perché non ha argomenti o perché semplicemente, deve brandizzare qualsiasi cosa faccia. Le sue parole sui ponti che cadono sono raccapriccianti, superficiali e profondamente irrispettose di una tragedia che non ha colpito solo Genova, ma l’interno Paese. E poi non è vero che in Italia a nessuno interessa dei ponti: ai Benetton che posavano sorridenti con lui in una recente foto, dei ponti interessa e molto. Sarà per questo che Toscani si è prontamente schierato con un’affermazione tanto folle e intellettualmente disonesta. Dovrebbe chiedere scusa a tutti gli italiani».