Ecco chi sta manipolando le elezioni europee e Usa con l’intelligenza artificiale
Ursula von der Leyen arrestata
Partiamo da una foto condivisa su X il 1° gennaio 2024: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arrestata al Parlamento europeo. La diffusione dell’immagine viene ricostruita da NewsGuard, società indipendente che certifica l’attendibilità delle fonti e dei contenuti online (qui) .
Come riportato per la prima volta dall’agenzia di stampa tedesca Deutsche Presse-Agentur (Dpa), succede che il 25 maggio 2021 il quotidiano Union Leader del New Hampshire pubblica l’immagine di una donna, Kate Bossi, fermata dalla polizia dopo essersi rifiutata di indossare una mascherina durante una riunione del consiglio scolastico (qui).
Il 1° gennaio 2024, Florian Philippot, capo del partito francese anti-UE Les Patriotes, condivide su X la foto modificata con von der Leyen al posto di Kate Bossi, dicendo: «Il desiderio di milioni e milioni di persone per il 2024». Il post ottiene oltre 238.000 visualizzazioni e viene ripostato più di 3.500 volte.
Il 2 aprile 2024 l’utente @GNaktiv condivide la stessa foto sempre su X affermando in tedesco: «Che le venga fornita una stanza adatta a lei. Con acqua corrente e tv a colori, per quanto mi riguarda!». Il post è visualizzato oltre 50.000 volte. Chi è @GNaktiv? Per l’agenzia DeRev, specializzata in strategia di comunicazione e marketing sui social, è un account fake: l’identità è falsa, la crescita di pubblico anomala, e i contenuti non sono originali ma ripostati da altri account su altri social. In un mese @GNaktiv pubblica ben 173 tweet (5,8 al giorno in media), con un’interazione per post dell’1% e un engagement medio giornaliero del 5,5%, dunque molto elevato. Condivide post principalmente in tedesco diffusi da una rete di profili fake anche in francese e in altre lingue, su Facebook, X, Instagram e TikTok. L’analisi del profilo eseguita dal gruppo di cybersecurity Tinexta lo riconduce a un bot di propaganda russa. Tra i follower ci sono utenti pro Trump e contro l’Ue.
Album di famiglia
Il 10 aprile 2024 @GNaktiv rilancia anche l’immagine storica di una donna che stringe la mano a Hitler spacciata per una foto della nonna di Ursula von der Leyen e tratta dall’album di famiglia (qui). L’immagine, pubblicata per la prima volta il 23 novembre 2023 dal polemista americano Norman Finkelstein (qui), con 2,3 milioni di visualizzazioni, 12 mila retweet e oltre 40 mila like, viene condivisa su profili di propaganda anti UE e pro Russia (qui).
Bot pro Trump
L’Institute for strategic dialogue (Isd) di Londra (qui e qui), che collabora con i governi occidentali contro la disinformazione, ha stilato un rapporto molto corposo e dettagliato. Andiamo a vedere altri 3 account individuati. Anche in questo caso l’analisi di Tinexta Cyber conferma che sono bot, ma stavolta di origine cinese.
@WubbaLubbaDub18 pubblica su X poster di film generati dall’IA con Trump e Biden faccia a faccia e didascalie del tipo «Le lotte interne si intensificano» (qui); il 13 maggio 2023 l’operatore dell’account si dimentica di tradurre in inglese i propri contenuti, e risponde in mandarino a un tweet dell’account ufficiale della campagna Trump qui.
@GailS5z pubblica video, immagini e commenti anti-Biden e pro-Trump (qui).
Cos’è Spamouflage
L’Isd riconduce tutti questi account a Spamouflage, una campagna massiccia di influenza che si sospetta sia gestita dal Partito comunista cinese che dipinge le elezioni americane divisive e si concentra su contenuti orientati a creare un senso di sgomento: il degrado urbano, la crisi del Fentanyl, l’acqua potabile sporca, la brutalità della polizia, la violenza armata e le infrastrutture fatiscenti
Spamouflage è attivo anche su YouTube, Facebook, TikTok e letteralmente dozzine di altri forum, siti web e piattaforme di social media. Commenta Pierguido Iezzi, strategic business director di Tinexta: «Questi strumenti sono la nuova linfa vitale della disinformazione russa, cinese e dei Paesi filo-moscoviti. I disturbi s’intensificano durante la campagna elettorale. E si tratta solo di una delle direttrici di cyber war. Non possiamo ignorare come, in parallelo, continueranno le attività di attacchi informatici, cyber spionaggio e ogni tipo di azione in grado di ledere la fiducia nelle istituzioni in periodi critici come quelli dove l’elettorato viene chiamato alle urne».
I rischi
È assodato che molti di noi sono disposti a considerare vera anche un’affermazione assurda se supporta le proprie convinzioni politiche (qui), tant’è che quasi la metà degli elettori di Trump nel 2016 ha creduto davvero che Hillary Clinton avesse aiutato a gestire un giro di schiave sessuali minorenni nella pizzeria Comet Ping Pon di Washington come sostenuto su social come Reddit da QAnon, il gruppo politico di estrema destra pro Trump (qui).
E buona parte degli elettori americani ed europei si informano solo sui social, dove i dittatori si camuffano e sostengono fra loro per indebolire le democrazie. Per loro, libertà di stampa, di parola e di voto sono intollerabili.
Sorgente: Corriere della Sera
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