La Rete Internazionale Ebraica Anti-Sionista (IJAN) ci ha chiesto di far girare questa mail per la protesta che NON sarà davanti alla casa dell’ambasciatrice israeliana a Londra. L’1 marzo – dopo 19 pacifiche proteste – la polizia è intervenuta e ci ha proibito di continuare. Ma noi la faremo a qualche centinaio di metri di distanza. Se avete amici a Londra, invitateli a venire.

Care amiche e amici,

I bombardamenti non si sono fermati. Nemmeno noi. Ogni venerdì protestiamo davanti alla residenza dell’ambasciatrice israeliana contro il genocidio di Gaza, ma dopo che il Primo Ministro Sunak ha ordinato alla polizia di reprimere le manifestazioni pro-Palestina, hanno vietato la nostra protesta. La messa al bando da parte della polizia ha anche fatto seguito alla nostra presentazione al Metropolitan Police Service, War Crimes Unit di una lettera di 18 pagine che denunciava la condotta criminale dell’ambasciatrice israeliana – incitamento al genocidio.

Stiamo intraprendendo un’azione legale contro il divieto mentre continuiamo la nostra protesta settimanale all’angolo della Swiss Cottage Library, NW3 3HA.

Ci vediamo venerdì 8 marzo dalle 17 alle 18 – tutti i benvenuti.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, metteremo in evidenza la sofferenza e la lotta delle donne e dei bambini palestinesi: più di 26.000 sono stati uccisi finora in questo genocidio.

Ascolteremo anche aggiornamenti sul caso legale di IJAN contro il divieto e sulla nostra lettera alla War Crimes Unit della Met.

L’ambasciatrice Hotovely concorda sul fatto che vuole “distruggere l’intera Gaza – ogni singolo edificio”.

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