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Accesso all’aborto o leggi contro la discriminazione di genere: la destra e l’estrema destra, che stanno guadagnando posizioni, potrebbero replicare a livello europeo le misure restrittive che sostengono a livello nazionale. Non sarà un buon tempo per le donne

A proposito di Europa, delle prossime elezioni europee che si svolgeranno dal 6 al 9 giugno e dei partiti di estrema destra che stanno guadagnando posizioni e che potrebbero cambiare la geografie dell’Europarlamento e della Commissione: non sarà un buon tempo per le donne. l gruppo di estrema destra Identità e Democrazia (Id) e il gruppo di destra dei conservatori e dei riformatori europei (Cer) sono destinati a guadagnare seggi. A livello nazionale i partiti affiliati a questi gruppi si distinguono per il continuo tentativo di annacquare o di eliminare diritti chiave come l’accesso all’aborto o le leggi contro la discriminazione di genere. 

I populisti di estrema destra hanno preso di mira in Andalusia “il ruolo della donna come vittima e dell’uomo come aggressore” e quelli che molti considerano diritti fondamentali negli ultimi anni. Il partito polacco di destra Law and Justice ha messo fuori legge l’aborto nella maggior parte dei casi nel 2020, una misura che il nuovo primo ministro Donald Tusk sta lavorando per rovesciare. Nel frattempo, il governo di Viktor Orbán in Ungheria ha reso obbligatorio per le donne in gravidanza ascoltare il battito cardiaco del feto prima di poter accedere alla procedura.

In Italia, il governo della coalizione di destra è stato preso di mira per non aver protetto le donne tagliando i finanziamenti ai programmi per combattere la violenza di genere. Il partito di estrema destra spagnola Vox, che è presente in diversi governi di coalizione a livello locale e regionale, si è spostato a rottamare i dipartimenti incaricati di promuovere l’uguaglianza e in alcuni casi ha inoltre soppresso ogni menzione della violenza di genere o dei diritti LGBTQ+.

“La destra e l’estrema destra potrebbero cercare di replicare a livello dell’Ue le misure restrittive che sostengono a livello nazionale” ha affermato Jéromine Andolfatto, responsabile della politica e della campagna presso la Lobby europea delle donne. Non ci sono dati completi sull’argomento, ma un sondaggio su 145 parlamentari di 45 Paesi europei nel 2018 ha rilevato che oltre l’85% delle donne intervistate aveva subito violenza psicologica e quasi la metà aveva ricevuto minacce di stupro o percosse fisiche. Circa una deputata su quattro che era stata vittima di molestie sessuali ha riferito l’incidente alle forze dell’ordine.

Buon 8 marzo. 

 

di Giulio Cavalli

fotografia: sciopero femminista in Spagna, 8 marzo 2019 (Wikipedia)

Sorgente: Europa delle donne? | Left

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