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Il generale dell’esercito Francesco Paolo Figliuolo sarà commissario alla ricostruzione per il post-alluvione in Romagna. Per la nomina manca solo il via libera formale del consiglio dei ministri che è in programma alle 18, ma nella maggioranza l’accordo è stato raggiunto. Come noto, Figliuolo – che è comandante del Comando operativo di vertice interforze – ha ricoperto il ruolo di commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 da marzo 2021 a marzo 2022.

Nelle settimane scorse, e fino a ieri, lo scontro tra governo, Regione e sindaci si era consumato più volte sia sul nome del commissario sia sulle procedure da mettere in campo per la riqualificazione e la ricostruzione nei territori devastati dall’acqua. In particolare dall’Emilia-Romagna si è levata la voce a favore di un commissario che conoscesse e rappresentasse il territorio, concetto espresso anche da sindaci di centrodestra, come il leghista Massimiliano Pederzoli, primo cittadino di Brisighella (Ravenna). Il presidente della Regione Stefano Bonaccini aveva parlato per l’ultima volta ieri: “Il ministro Musumeci – aveva detto all’agenzia Ansa – aveva preso l’impegno a convocare ogni settimana me e i rappresentanti degli enti locali sulle misure post alluvione, al tavolo col governo da lui coordinato. Fatto il primo incontro, non siamo mai più stati convocati. Non solo, io non ho nemmeno più ricevuto una telefonata. E’ una situazione paradossale“.

Gli enti locali romagnoli avevano avuto più di un problema con il ministro alla Protezione civile Nello Musumeci il quale in occasioni diverse aveva risposto alle richieste di fondi per la ricostruzione sostenendo che “il governo non è un bancomat” e aveva stimato i tempi in “9 anni“. I sindaci erano anche andati su tutte le furie perché il governo aveva contestato la decisione di aprire i cantieri urgenti. “Centinaia di cantieri urgenti già partiti senza fondi a bilancio. Secondo il Governo non dobbiamo farlo”. “Tali interventi per cui siamo stati redarguiti – aveva risposto il sindaco di Cesena Enzo Lattuca – non si concordano prima, si effettuano perché improcrastinabili per frane e argini rotti – ribadisce il primo cittadino cesenate – senza avere nei bilanci quelle risorse, con una procedura veloce si incarica un’azienda di aprire una strada per portare medicinali, alimenti a chi è isolato, o portare in salvo”

Sorgente: Il ritorno di Figliuolo, il generale buono per tutte le emergenze: il governo lo nomina commissario alla ricostruzione in Romagna – Il Fatto Quotidiano

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