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Nel 2012 il contributo era di 286 milioni. Nel 2017 il budget salì a 500 milioni, il governo Draghi lo portò a 556 milioni lasciando in sospeso 70 milioni di euro che adesso l’esecutivo “restituisce” alle non statali portando l’intero finanziamento a 626 milioni

di Salvo Intravaia

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Il governo Meloni punta l’attenzione su scuole paritarie e trasporto disabili. E, mentre si cercano le risorse per tagliare le bollette degli italiani alle prese con l’inflazione più alta degli ultimi decenni e la crisi economica mette alle strette imprese e aziende, nella legge di Bilancio discussa e approvata ieri in consiglio dei ministri stanzia 70 milioni di euro in favore delle scuole paritarie. Oltre che 24 milioni per il trasporto disabili. “Per le scuole partitarie è previsto – si legge nel comunicato di palazzo Chigi al termine della riunione di governo – il ripristino del contributo (70 mln) + trasporto disabili (24 mln)”. Intanto, l’Economista Carlo Cottarelli ipotizza tagli occulti alla scuola pubblica.

I finanziamenti alle paritarie

Su pressione degli stessi gestori delle scuole non statali, nel corso degli ultimi anni i contributi per le scuole paritarie si sono incrementati anno dopo anno. Nel 2012, dieci anni fa, il contributo era di 286 milioni. Cinque anni dopo, nel 2017, il budget cui poterono contare le paritarie salì a 500 milioni il governo Draghi portò a 556 milioni lasciando in sospeso 70 milioni di euro che adesso il governo Meloni “restituisce” alle scuole portando l’intero finanziamento a 626 milioni di euro. Da tempo, le paritarie portano avanti una battaglia sulla libera scelta da parte delle famiglie della tipologia di scuola a cui destinare la formazione dei propri figli. E chiedono di essere messi nelle stesse condizioni di spesa delle statali, dove un alunno costa in media 6mila e 500 euro. Ma dietro alle richieste dei gestori delle paritarie c’è anche lo spettro di un calo degli iscritti che si concretizza ormai da anni.

Gli iscritti

L’ultimo dato sugli iscritti alle paritarie lo fornisce lo stesso ministero dell’Istruzione. Nel corso dell’anno scolastico 2021/2022, quello concluso da due mesi a mezzo, le scuole non statali hanno accolto 817mila e 400 iscritti. Cinque anni prima, nel 2016/2017 erano quasi 904mila e dieci anni prima superavano il milione. In pochissimi anni le paritarie hanno visto crollare il numero degli iscritti con l’inevitabile strascico chi chiusure a raffica. Negli ultimi cinque anni le scuole/indirizzi costrette a chiudere i battenti ammontano a mille unità. E per sopravvivere i gestori battono cassa. Con questi 70 milioni di euro previsti dalla prossima legge di Bilancio, dai 500 euro a studente degli anni passati, il finanziamento dello stato per alunno in favore delle paritarie arriverà a 765 euro. Registrando un incremento del 53% in pochi anni. Un trend che la scuola statale può solo sognare.

Sorgente: Scuola, il governo stanzia 70 milioni per le paritarie mentre taglia i fondi alle pubbliche – la Repubblica

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