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“Fateci passare” hanno urlato agli attivisti che questa mattina si sono seduti sull’asfalto bloccando di fatto la circolazione. Alcuni sono scesi dalle auto per rimuovere fisicamente il blocco

Roma, attivisti bloccano Gra in protesta contro gas e carbone: automobilisti inferociti

Gli attivisti di Ultima generazione paralizzano il traffico sul Grande Raccordo Anulare e scatenano l’ira degli automobilisti, tutti di corsa per andare a lavoro. Una macchina, un suv bianco, perde la pazienza e sfonda con la forza il muro umano, rischiando anche di mettere sotto una giovane attivista.

L’episodio è avvenuto questa mattina alle 8.30, in pieno orario di punta con tantissime persone in macchina per andare in ufficio, sulla carreggiata interna del Gra all’altezza dell’uscita Labaro. Un cordone di 6 attivisti, che hanno protestato nelle ultime settimane anche in altre zone d’Italia contro l’utilizzo del carbone e del gas, si sono seduti sulla strada impedendo alle macchine di proseguire.

In pochi minuti l’intera carreggiata si ferma. Così con l’assordante rumore dei clacson in sottofondo, molti automobilisti perdono la pazienza. E dopo diversi inviti e invettive verbali, scendono dalle rispettive macchine per spostare e sollevare, proprio fisicamente, gli attivisti seduti. “Devo andare a lavoro”, “levateve dalle scatole”, “la gente non può fare tardi per voi”, “andate a guadagnarvi il pane”.

E ancora, una signora urla “voi avete il diritto di protestare, ma io ho il diritto di dare da mangiare a mia figlia. Fatemi passare”. “Fate piano, senza farci male”, rispondono gli attivisti, che chiedono di non usare la violenza ma non demordono e, ogni qual volta che vengono spostati a bordo della strada, si rimettono al centro della carreggiata. Per ripristinare la situazione di normalità è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno trascinato alcuni attivisti anche in commissariato per l’identificazione.

Qualche ora più tardi, attraverso i social, Ultima Generazione ha pubblicato il seguente messaggio per commentare quanto accaduto, ribadendo le proprie ragioni: “Dando per scontato che, oltre a sederci in mezzo alla strada, la nostra vita non sia composta da altro, e che questi blocchi non siano per noi un continuo metterla a rischio. “Io devo andare a lavorare!”

Lo capiamo. Davvero, lo capiamo. Capiamo anche la vostra rabbia e la vostra frustrazione, e questo è l’unico modo che abbiamo per far sentire la nostra.Siamo stanch* di non essere ascoltat*, e che si faccia finta di nulla mentre le bombe di calore diventano sempre più frequenti e più forti, mentre i fiumi si prosciugano, mentre i campi faticano ad essere coltivati e i prezzi del cibo aumentano, diventando sempre di più merce per pochi.

Siamo stanch* di vedere come la guerra dell’acqua si stia inasprendo, e di come molte persone vivano nella costante paura di non poter nutrire l* propri* figl*. Siamo stanch* che tutto ciò venga continuamente ignorato, guardato come se fosse qualcosa di lontano, che non arriverà mai a noi che siamo in Italia e quindi da noi queste cose brutte non capitano, quando invece già sono in corso. Siamo stanch* di vedere che il governo come azione a tutto ciò risponde solo e solamente con scuse e finte promesse. Siamo stanch* e, a questo punto, anche se volete investirci per arrivare in orario in ufficio, noi accettiamo il rischio”.

Sorgente: Ambientalisti bloccano il Gra, automobilisti inferociti: “Andate a lavorare”. E li trascinano fuori dalla carreggiata – la Repubblica

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