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Lettera del museo di San Pietroburgo alle istituzioni milanesi dove sono in corso due mostre con opere di Tiziano e con alcuni pezzi sul Grand Tour. Palazzo Marino si sta confrontando con il ministero per capire cosa fare

Il vento di guerra soffia anche sulla cultura, portandosi via alcuni capolavori d’arte che nei prossimi giorni riprenderanno la strada di casa, direzione San Pietroburgo, a bordo di trasporti speciali e sigillati in casse climatizzate. Perché i prestiti del Museo Ermitage devono rientrare in Russia entro la fine di marzo. A chiederlo è una lettera del museo che lunedì sera è arrivata a due istituzioni milanesi dove sono in corso esposizioni nel cui percorso compaiono opere di proprietà del museo. Una è Palazzo Reale, dove da quindici giorni è aperta “Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano” che ospita il magnifico Giovane donna con cappello piumato di Tiziano e Giovane donna con vecchio di profilo di Giovanni Cariani; l’altra è Gallerie d’Italia dove invece sta per chiudersi “Gran Tour”, mega esposizione sui viaggi in Italia dell’élite europea tra Settecento e Ottocento, realizzata in partnership con l’Ermitage, che a Milano ha mandato alcuni pezzi.

Il provvedimento, che formalmente non fa alcun riferimento alla guerra in corso fra Russa e Ucraina, arriva dopo che Vladimir Putin ha inserito l’Italia nella lista dei paesi “ostili” ed era atteso dai musei già da qualche giorno. Ed è per questo plausibile che, oltre alle istituzioni milanesi, siano coinvolti nella restituzione anche altre città italiane che hanno firmato prestiti con la Russia – a Rovigo è in corso una mostra su Kandinskij con diversi dipinti dal Museo di Stato Russo e dal Puskin di Mosca – , con il risultato che nelle prossime due settimane si assisterà a una movimentazione di casse.

La restituzione pare inevitabile anche se da Palazzo Marino fanno sapere che è in corso un confronto con il ministero dei Beni culturali per capire come muoversi. Quello che è certo è che finora nessun trasporto è ancora stato organizzato e che entrambe le esposizioni sono aperte regolarmente. Nel caso di Gallerie D’Italia il danno è contenuto perché la mostra, cominciata lo scorso novembre, è ormai agli sgoccioli: chiude il 27 marzo e, nella peggiore delle ipotesi, rischia di rimanere senza alcune opere solo qualche giorno. Più dolorosa la perdita per Palazzo Reale dove invece la mostra su Tiziano è appena cominciata. E dove è esposto uno dei capolavori dell’artista veneziano, Giovane donna con cappello piumato”, uno dei tre ritratti realizzati dal maestro fra il 1534 e il 1536 alla stessa modella, via via più scoperta, poi raffigurata nella celebre “Venere di Urbino”.

Sorgente: Schiaffo di Mosca a Milano: l’Ermitage chiede di riavere i capolavori prestati a Palazzo Reale e Gallerie d’Italia – la Repubblica

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