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Haaretz e Zelesky alla BuscettaSabato un reporter israeliano di “Haaretz” è riuscito a incontrato, dopo un’autentica gimkana per le periferie di Kiev. Ecco come vive Zelensky. “Ci hanno caricato su auto nere – scrive Nir Gontarz – dopo che soldati pesantemente armati avevano controllato che fossimo nella lista degli invitati.” Arrivato nei pressi dell’ufficio presidenziale, il giornalista israeliano è stato fatto accomodare in un edificio “filtro”, per uno dei controlli di sicurezza più meticolosi ai quali fosse mai stato sottoposto. “Mi è stato tolto il telefonino e mi hanno fatto camminare dietro un soldato e una guardia di sicurezza”. Al reporter è stato chiesto di mettere i piedi esattamente dietro i suoi accompagnatori, senza deviare manco di un millimetro. Il motivo? Per evitare le mine antiuomo che erano state sparse per le stanze e lungo i corridoi. “L’intero complesso – scrive ancora Gontarz – in questi giorni appare come l’edificio meglio custodito al mondo”.

Sorgente: Perché Zelensky sceglie Israele come mediatore ideale e i dubbi americani –

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