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na scena orribile e ancora più terribile, se possibile, quella che la circonda. Da una parte una donna picchiata selvaggiamente da un uomo per la strada. Dall’altro un gruppo di ragazzi che assiste al brutale pestaggio in una piazza centrale di Rieti, in pieno giorno. E come prima azione decide di prendere il cellulare. Si potrebbe pensare a una reazione corretta da parte dei giovani testimoni: quella di telefonare immediatamente alle forze dell’Ordine per allertarle, per chiamare i soccorsi.

La scena

Per mettere fine alla sequenza ininterrotta di violenze che devastano il corpo della vittima: una sfilza di calci e pugni senza tregua che fanno finire a terra, stremata, la ragazza colpita con una furia disumana sotto la pensilina dei bus. Invece no. Il telefonino da strumento di aiuto diventa arma. Di totale indifferenza nei confronti di una persona disperata che cerca con gli occhi qualcuno che possa interrompere quei lunghissimi momenti violenti. Gli spettatori, immobili che fanno parte del «pubblico», formato da una comitiva composta di maschi e femmine, prendono lo smartphone e iniziano a filmare quello che sta accadendo a pochissimi passi da loro.

Sorgente: Rieti, donna picchiata selvaggiamente in strada: non viene aiutata, ma filmata – La Stampa

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