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Patrick Zaki è stato bendato e torturato.
Ma loro si sono astenuti.
Per 17 ore consecutive Patrick Zaki è stato preso a calci, pugni, seviziato con scariche elettriche e minacciato di stupro.
Ma loro si sono astenuti.
Patrick Zaki è da oltre 432 giorni recluso in una prigione egiziana, nota per essere un buco nero che ingoia ogni diritto umano, dove la tortura e l’umiliazione sono la regola.
Ma loro si sono astenuti.
Patrick Zaki è in quella cella senza nemmeno capire il perché. Lo accusano di sovversione e terrorismo, perché mentre era a Bologna, dove studiava, ha osato scrivere post in favore dei diritti umani.
Ma loro si sono astenuti.
A Patrick Zaki da oltre un anno promettono che il processo inizierà. Ma quando il giorno arriva, da oltre un anno, inventano una scusa e rinviano tutto di 45 giorni. E poi di nuovo. E di nuovo. E di nuovo.
Ma loro si sono astenuti.
I senatori di Fratelli d’Italia, si sono astenuti.
Oggi il Senato ha approvato una mozione per rendere Patrick Zaki un cittadino italiano, in modo da permettere all’Italia e all’Unione Europea di esercitare tutta la propria pressione per liberarlo e salvarlo. Perché non sia un altro Giulio Regeni.
Tutti hanno votato a favore. Tutti.
Liliana Segre, all’età di 90 anni, è partita da Milano e si è recata in Senato per votare questa mozione.
Ma i 33 senatori di Fratelli d’Italia hanno avuto il coraggio di astenersi. Perché? Fino a che punto può arrivare l’odio, l’intolleranza? Cosa ha fatto Patrick loro da non volergli concedere l’unica arma possibile per salvarlo?
E questo è il partito in ascesa della destra italiana. Una miseria senza fondo.

Sorgente:  Emilio Mola | Facebook

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