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Il Gup di Palermo ha rinviato a giudizio per il reato di corruzione elettorale il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino. Il parlamentare, che è presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars, è stato indagato nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri di Trapani che portò al fermo di tre imprenditori accusati, tra l’altro, di aver finanziato la famiglia del boss latitante Matteo Messina Denaro.Era il febbraio 2019 quando il politico marsalese, noto avvocato penalista e deputato all’ARS, venne indagato nell’ambito della maxi operazione antimafia legata al mondo delle scommesse, denominata ‘Mafia Bet’. A Campobello di Mazara furono arrestati noti imprenditori del luogo, come Calogero Jonn Luppino, suo zio Salvatore Giorgi, e Francesco Catalanotto, di Castelvetrano, gestore di un centro scommesse a Campobello di Mazara. L’accusa contestò i reati di associazione mafiosa ed estorsione.Pellegrino venne accusato di corruzione elettorale: a detta dell’accusa avrebbe accettato che Calogero Jhonn Luppino distribuisse ‘sacchi di spesa’ ad alcuni elettori campobellesi perché votassero Pellegrino alle regionali del 2017. Gli andò bene: fu eletto con Forza Italia con ben 7670 preferenze.

Sorgente: Sacchi di spesa in cambio dei voti: rinviato a giudizio il deputato regionale Stefano Pellegrino | l’Eco del Sud

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