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Pini (Italia Olivicola): il nuovo governo acceleri il lavoro per un piano strategico di settore innovativo e sostenibile

«I dati sulla produzione testimoniano come sia arrivato il momento di rinnovare l’olivicoltura nazionale, che deve aprirsi a modelli innovativi e sostenibili in grado di garantire un futuro sereno», Fabrizio Pini, presidente di Italia Olivicola, commenta così i dati sulla produzione di olio d’oliva forniti dall’Unione Europea che vedono la Grecia scavalcare l’Italia al secondo posto di una classifica dove la Spagna consolida il suo primato con 1,6 milioni di tonnellate.

Il sorpasso greco (265 mila tonnellate contro le 250 mila tricolori) è causato dal netto calo delle regioni olivicole più importanti come Puglia, Calabria e Sicilia. «La buona notizia – prosegue Pini – però arriva dai consumi di olio extravergine d’oliva che, in un anno difficile a causa della pandemia, crescono nel nostro Paese di quasi il 6%, positiva anche la bilancia commerciale: si registra un aumento del livello delle esportazioni pari al 3,3% ed una riduzione dell’import del 9,2%». A livello di prezzi, invece, l’olio extravergine d’oliva italiano conserva il primato rispetto ai competitor internazionali, ma anche in questo caso ad influire è la ciclicità del raccolto. Da qui l’appello al nuovo governo per accelerare il lavoro «su un piano strategico olivicolo nazionale utile a recuperare il gap con gli altri Paesi e indicare quale strada dovremo percorrere per aumentare la produzione, conservare la qualità e mantenere la competitività».

Sorgente: Olio, la Grecia sorpassa l’Italia mentre la Spagna consolida il primato – La Stampa

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