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La giornata in diretta. Secondo giorno di consultazioni per il premier incaricato. Chiude Forza Italia. Leu: “Mai con la Lega”. Grillo guiderà delegazione 5S, per i grillini previsto voto su Rousseau. Di Battista insiste sul no

Secondo giorno di consultazioni, per Mario Draghi. Tanti i sì, con la sola esclusione di Fratelli d’Italia. Il Pd con Nicola Zingaretti al termine dell’incontro, poco dopo le 17, conferma “la fiducia” al premier incaricato cui “invieremo le nostre proposte”. Piena disponibilità dem, quindi. Ma Zingaretti, nel suo intervento, sottolinea alcuni punti di programma del tutto incompatibili con le proposte dei sovranisti e della Lega. “Il forte ancoraggio europeo” e la “storica amicizia euro atlantica che potrà rafforzarsi dopo l’elezione del presidente Biden” sono tra gli elementi del futuro governo Draghi che il Pd ritiene “importanti”, precisa il segretario dem. Che ripete più volte la parola Europa (“Italia è tornata protagonista nella costruzione della nuova Europa – ha aggiunto – evitando il danno intollerabile e irreparabile che il nazionalismo avrebbe arrecato all’Italia). E poi invoca una riforma fiscale che rinforzi la “progressività”, in netta contrapposizione con la flat tax cara a Salvini.

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha invece annunciato che “non voteranno la fiducia” al presidente incaricato dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Lo ha precisato lei stessa, al termine dell’incontro, poco dopo le 16 a Montecitorio. FdI è comunque disponibile “a dare una mano, ma non abbiamo bisogno di chiedere ministri e sottosegretari. Se arriveranno provvedimenti per fare bene all’Italia, noi li voteremo come abbiamo sempre fatto” ma confermiamo che “mai” andremo al governo con Pd, M5s e Renzi, spiega Meloni. Alle 16.30 è iniziato l’incontro con la delegazione del Pd. All’ora di pranzo è stato, invece, il turno di Italia viva che ha assicurato appoggio incondizionato con Matteo Renzi che ha definito Draghi “un’assicurazione sulla vita per i nostri figli”. E in attesa di chiudere domani con Lega e M5, l’ex presidente della Bce darà poi vita a un secondo giro di consultazioni, nei primi giorni della prossima settimana.

Questa mattina ha visto le autonomie, Leu e Iv. Nel tardo pomeriggio, alle 17.30, tocca a Forza Italia con Silvo Berlusconi che non guiderà la delegazione azzurra. Contrariamente a quanto auspicato, in tarda mattinata il Cavaliere ha fatto sapere che non ci sarà. Lo ha comunicato lui stesso a Draghi, in una lunga e cordiale telefonata, durante la quale ha espresso il suo rammarico, e gli ha anticipato la posizione di Forza Italia che gli sarà illustrata nel pomeriggio dalla delegazione composta dal vicepresidente Tajani e dalle capigruppo Bernini e Gelmini.

 

Beppe Grillo è in arrivo a Roma per incontrare Conte e i vertici di M5S, e domani parteciperà alle consultazioni con il premier incaricato. Ci sarà anche il voto su Rousseau – chiesto con forza da Davide Casaleggio anche lui nella Capitale da alcuni giorni – ma non è a rischio. Sarà infatti lo stesso Grillo, garante del Movimento, a dare il via libera agli iscritti all’esecutivo Draghi. Alessandro Di Battista rimane invece arroccato su una posizione nettamente contraria: “Ogni ora che passa aumentano le ragioni per dire no a Draghi”, scrive sul suo profilo Facebook. Mentre Matteo Salvini, tentato di offrire il suo sostegno sulla spinta del numero due della Lega Giancarlo Giorgetti, chiede esplicitamente ministeri: “Se ci siamo, non facciamo le cose a metà”. Poi l’apertura a un governo di tutti. “Mi piacerebbe che ci fossero tutti, questo è un momento tale per cui serve l’energia di tutti”, ha detto il leader della Lega ai microfoni di Sky Tg24. E a chi pone veti, ad esempio sulla presenza della Lega nel governo, Salvini replica: “Chi sono io per dire tu no?”. Perfino un esponente no-euro e iper-sovranista come Claudio Borghi, con un tweet, sembra far intuire un cambio di posizione, più aperta, nei confronti di Draghi.

 

 

Un eventuale ingresso dei leghisti nel governo non è però ben visto dal Pd e da Nicola Zingaretti, che punta a una “coalizione Ursula” senza i sovranisti: “Draghi dovrà definire il perimetro della maggioranza”, ribadisce questa mattina a Radio Uno il segretario dem. E anche Leu dopo le consultazioni ribadisce: “No se c’è la Lega”.

 

 

Consultazioni, Fornaro (Leu): “Maggioranza sia omogenea, mai ok a flat tax”

(guarda il video cliccando il link in fondo all’articolo)

La giornata in diretta

Ore 18.06. Draghi incontra parti sociali lunedì

Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, secondo quanto si apprende, lunedì in mattinata incontrerà le parti sociali, prima del secondo giro di consultazioni con i partiti. Draghi è a colloquio con la delegazione di Forza italia, incontro che chiude la seconda giornata di consultazioni con le forze politiche. Domani mattina l’ex presidente della Bce vedrà le delegazioni di Lega e Movimento Cinque Stelle.

Ore 18.03. Delrio: “Lega? No veti ma coerenti con principi Pd”

“Non siamo nelle condizioni di porre veti a nessuno, questo non è un governo politico, ma siamo nelle condizioni di porre questioni di principio: se ci fosse un programma anti europeista o con contenuti non coerenti con i nostri principi è chiaro che per noi sarebbe un problema, ma su questo Draghi è una delle garanzie migliori”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, parlando con i giornalisti fuori da Montecitorio dopo le consultazioni con Draghi, rispondendo in particolare alla domanda se per il Pd rappresenta un problema un esecutivo con dentro anche la Lega.

Ore 17.45. Consultazioni: in corso incontro con FI, è ultimo di oggi

È iniziato l’ultimo incontro della giornata, per le consultazioni del presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, con i rappresentanti dei gruppi politici. Al momento è in corso l’incontro con Forza Italia, rappresentata dalle capogruppo Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini e dal vicepresidente Antonio Tajani.

Ore 17.29. Zingaretti: “Governo forte e di lunga durata”

Il Pd ha presentato al premier incaricato Mario Draghi delle proposte “per un programma di governo forte e di lunga durata”. Lo ha detto Nicola Zingaretti dopo le consultazioni.

Ore 17.27. Zingaretti: “Difendere forte ancoraggio europeo”

“Il forte ancoraggio europeo” e la “storica amicizia euro atlantica che potrà rafforzarsi dopo l’elezione del presidente Biden” sono tra gli elementi del futuro programma del governo Draghi che il Pd ritiene “importanti”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. “L’Italia è tornata protagonista nella costruzione della nuova Europa – ha aggiunto – evitando il danno intollerabile e irreparabile che il nazionalismo avrebbe arrecato all’Italia. Si tratta di un patrimonio da conservare”.

Ore 17.20. Zingaretti cita Ciampi: “Il Paese ce la farà, sfida grande”

“La sfida è davvero grande e noi faremo di tutto per aiutare a vincerla. Come diceva Ciampi, l’Italia ce la farà”. Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi.

Ore 17.19. Zingaretti: “Invieremo proposte per governo di lunga durata”

“Invieremo le nostre proposte per un programma di governo forte, di lunga durata”. Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi.

Ore 17.12. Zingaretti: “Confermiamo fiducia a Draghi”

“Nell’ambito della fiducia che confermiamo abbiamo espresso al professor Draghi le nostre preoccupazioni e le nostre proposte”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi.

Ore 16.45. Salvini: “Mi piacerebbe ci fossero tutti”

“Mi piacerebbe che ci fossero tutti, questo è un momento tale per cui serve l’energia di tutti, ha detto Matteo Salvini, ai microfoni di Sky Tg24. Per il leader della Lega, alla luce della richiesta del capo dello Stato di “fare un passo avanti”, ora si deve “pensare all’interesse del Paese e non a quello dei partiti”, ha aggiunto ricordando quanto avvenuto nel dopoguerra quando “nei governi c’erano tutti, dopo ognuno ha ripreso la sua via”. E a chi pone veti, ad esempio sulla presenza della Lega nel governo, Salvini replica: “Chi sono io per dire tu no?. Non sono per le mezze misure: se sei dentro, sei dentro e dai una mano, ti prendi onori e oneri. Se stai fuori, stai fuori. I governi tecnici alla Monti li abbiamo già provati. A me piacerebbe che nel governo ci fossero tutti, che in un momento come questo, in cui Mattarella ha chiesto di fare un passo avanti, si metta l’interesse del Paese davanti a quello dei partiti”, ha spiegato Salvini a Timeline, su Sky Tg24. “Per la Lega sarebbe stato più comodo dire no a priori. A me dispiace che altri mettano veti, mi sembra che non sia lo spirito chiesto dal presidente della Repubblica”, ha aggiunto.

Ore 16.56. Salvini: “Anche M5s? Chi sono io per dire ‘tu no'”

“Chi sono io per dire ‘tu no’? Mi spiace che altri dicano ‘con la Lega e Salvini no’, poi vedo che il Movimento 5 stelle ha le sue traversie. Noi con Draghi non parleremo di partiti e non diremo che non vogliamo qualcuno. Certo, noi vogliamo un Paese con meno tasse, se i 5 Stelle dicono che vogliono la patrimoniale…”, commenta Matteo Salvini, ai microfoni di Sky Tg24, la domanda se governerebbe anche con il Movimento 5 stelle.

Ore 16.31. Consultazioni: iniziato incontro con Pd

Il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi sta incontrando a Montecitorio la delegazione del Pd, di cui fanno parte il segretario Nicola Zingaretti, il vicesegretario Andrea Orlando e i capigruppo di Camera, Graziano Delrio, e Senato, Andrea Marcucci.

Ore 16.29. Delegazione M5s con Grillo, Crimi e capigruppo

“La delegazione del Movimento 5 Stelle che domani alle ore 12.15 si recherà alle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi sarà composta dal Garante, Beppe Grillo e dal capo politico, Vito Crimi. Per il Senato saranno presenti il capogruppo Ettore Licheri e la vice presidente di Palazzo Madama, Paola Taverna, e per la Camera il capogruppo Davide Crippa e il vicecapogruppo Riccardo Ricciardi. Lo comunica in una nota il Movimento 5 Stelle.

Ore 16.20. Meloni: “Salvini con M5s? Dovrebbe volerlo meno di me”

“Capisco le difficoltà, capisco le pressioni e non mi sento di giudicare le scelte che stanno facendo gli altri – dice la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, parlando delle divisioni del centrodestra, al termine delle consultazioni con Mario Draghi – A me piacerebbe che il centrodestra rimanesse compatto. Vorrei andare al governo col centrodestra, non voglio andarci con Pd, M5s e Renzi. E Salvini che ci è andato prima di me forse dovrebbe volerci andare anche meno di me”, ha aggiunto.

Ore 16.14. Meloni: “Auspico Draghi abbia sua visione”

“Quello che auspico io è che ci sia una sua visione piuttosto che si cerchi una sintesi perché quando si cerca la sintesi, si arriva al compromesso al ribasso. E’questo è il principale rischio che vedo”, ha continuato la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, al termine delle consultazioni con Mario Draghi.

Ore 16.13. Meloni: “Da Draghi orizzonte di legislatura”

“Abbiamo chiesto se fosse disponibile a mandato a tempo e mi pare che la scelta sia un orizzonte di legislatura”. Così il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi.

Ore 16.11. Meloni: “Ci sarà secondo giro consultazioni”

“Ci sarà un secondo giro di consultazioni”, ha fatto sapere la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo le consultazioni.

Ore 16.09. Meloni: “Speriamo Draghi cambi Recovery Plan di Conte”

“Non so se Draghi intenda confermare il Recovery Plan di Conte, spero di no. Abbiamo portato le nostre proposte su porti, Sud, natalità, che è un tema economico che tutta l’Ue dovrebbe ascoltare”ha aggiunto Giorgia Meloni, dopo le consultazioni con il presidente incaricato Mario Draghi.

Ore 16.04. Meloni: “Pronti a dare una mano, ma mai in esecutivo con Pd e M5s”

“Per dare una mano non abbiamo bisogno di chiedere ministri e sottosegretari. Se arriveranno provvedimenti per fare bene all’Italia. Noi voteremo questi provvedimenti come abbiamo sempre fatto”. Così la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, al termine delle consultazioni con Mario Draghi. Ma confermiamo che “mai” andremo al governo con Pd, M5s e Renzi.

Ore 16.03. Meloni: “Italiani non sono cittadini di serie B, meritano il voto”

“Gli italiani non sono un popolo di serie b. Serve un governo con una maggioranza omogenea cosa che sarebbe possibile solo con elezioni e un altro Parlamento”. Lo dice la leader di Fdi Giorgia Meloni al termine della consultazione con il premier incaricato Mario Draghi

Ore 16 Meloni: “Non votiamo la fiducia a Draghi”

“Fratelli d’Italia ha ribadito al presidente incaricato Draghi che in ogni caso non voterà la fiducia al suo governo“, dice la leader di Fdi, Giorgia Meloni, parlando a Montecitorio dopo aver incontrato il presidente incaricato. Il confronto è stato “cordiale, franco, spero costruttivo”, ricorda Meloni. Le ragioni per il mancato sì alla fiducia sono due: “di metodo e di merito”. Che non riguarda “l’autorevolezza di Draghi e non ha nulla a che fare su un eventuale pregiudizio sulla sua figura”. “Serve sì un governo autorevole ma anche coeso, con una visione chiara”, aggiunge la leader di Fdi. E veniamo al merito. Il governo Draghi “rischia di trovarsi con gli stessi problemi del precedente: una maggioranza troppo eterogenea, un parlamento balcanizzato con il rischio di immobilismo”. Questo, sottolinea Meloni, “non ci impedisce di sperare che l’Italia possa andare meglio con Draghi. Non faremo mancare le nostre proposte, come sempre. Speriamo di trovarci di fronte qualcuno che abbia una voglia maggiore di ascoltare rispetto al passato”.

Ore 15.08. Iniziato incontro Draghi-Fdi

È iniziato a Montecitorio l’incontro fra il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi e la delegazione del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, guidata dalla leader Giorgia Meloni.

Ore 13.30: Da Iv sì a Draghi senza condizioni

“Italia viva sosterrà il governo incaricato dal presidente della Repubblica. Sosterremo Draghi senza veti, indipendentemente da quale sarà la formazione e da quanti ministri tecnici e politici ci saranno”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Iv, al termine delle consultazioni. E aggiunge: “Chi mette veti sbaglia, noi ascoltiamo l’appello di Mattarella. Aver individuato Mario Draghi come interlocutore per formare un nuovo governo ha portato immediatamente una ventata di credibilità e fiducia nel Paese. È una polizza assicurativa per i nostri figli e nipoti: nessuno può negarlo”, conclude.

Ore 13.22. Berlusconi chiama Draghi: “Non sarò a consultazioni”

“Il Presidente Silvio Berlusconi non potrà partecipare oggi, suo malgrado, alle consultazioni del Presidente incaricato. Lo ha comunicato lui stesso al professor Mario Draghi, in un lungo e cordiale colloquio telefonico, nel quale gli ha espresso il suo rammarico, e gli ha anticipato la posizione di Forza Italia che gli sarà illustrata nel pomeriggio dalla delegazione composta dal vicepresidente Tajani e dalle capigruppo Bernini e Gelmini”. Lo rende noto Forza Italia in una nota.

Ore 12.55. Iniziato incontro con Iv

È iniziato l’incontro alla Camera fra il Draghi e la delegazione di Italia viva, composta dai capigruppo alla Camera, Maria Elena Boschi, al Senato, Davide Faraone, e dal leader Matteo Renzi.

Ore 12.34 Leu: “No se c’è la Lega”

“È stato un confronto positivo ma franco. Abbiamo chiarito a Draghi che per noi il programma non è una variabile indipendente”. Così i capigruppo di Leu Fornaro e De Petris dopo le consultazioni. “Ci esprimeremo in un secondo giro sulla base del perimetro programmatico e politico delineato da Draghi. L’alleanza con Pd e M5S non può essere dispersa. I nostri temi sono incompatibili con la presenza della Lega. Difficile stare insieme a chi liscia il pelo ai No vax e vuole la flat tax”.

Ore 11.52. In corso incontro delegazione Leu

È iniziato a Montecitorio l’incontro tra il presidente incaricato Mario Draghi e la delegazione di Liberi e Uguali, composta dai capigruppo di Camera e Senato, Federico Fornaro e Loredana De Petris.

Ore 11.31. Salvini: “Ministri della Lega? Se ci siamo sì”

“Se ci sono spazi per aiutare milioni di Italiani noi ci siamo”, dice Matteo Salvini a Rainews24 a proposito della partecipazione al governo Draghi. Ma anche con ministri della Lega? “se ci siamo, ci siamo non facciamo le cose a metà. Se non ci siamo collaboriamo come opposizione come abbiamo fatto in questo anno e mezzo”.

Ore 11.30. Le Autonomie dicono sì al governo Draghi

“Auspichiamo un governo politico. La formula ‘Ursulà sarebbe perfetta. Con i governi tecnici non abbiamo avuto buone esperienze per i nostri piccoli territori”. Lo dice Julia Unterberger di Per le Autonomie al termine della consultazione con Mario Draghi. “Ci auguriamo un governo politico. Penso che come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un governo Draghi”, ha concluso.

Ore 11.12. Consultazioni, si riparte dal gruppo Autonomie

È appena iniziato alla Camera l’incontro fra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e i rappresentanti del gruppo per le Autonomie del Senato.

Ore 10.20 Bettini (Pd): “Lega in maggioranza? Problema loro”

La Lega in maggioranza in un esecutivo Draghi? “Il problema è tutto della Lega. Certamente l’impostazione ultraeuropeista di draghi è un problema per loro, non per noi.”. Così goffredo bettini, dirigente nazionale del pd, stamattina in una intervista a radio24.

Ore 10.13. Casaleggio spinge per voto su Rousseau

“Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c’è ampio consenso sul fatto che l’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau”. Così il presidente di Rousseau, Davide Casaleggio.

Ore 09.13. Zingaretti: “Sintesi è di Draghi”

“Draghi dovrà produrre una sintesi sui contenuti e sul programma e definire il perimetro della maggioranza”. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti lo dice in collegamento con Radio Anch’io, su Rai Radio Uno. “Sono urgenti scelte chiare- dice Zingaretti- va fermata la pandemia, si deve affrontare il next generation eu, va aperta la lotta alle diseguaglianze con politiche di genere e per il lavoro, tenendo conto che il 98% di coloro che hanno perso il lavoro sono donne”.

Ore 09.00 Di Battista: “Ogni ora più ragioni per dire no a Draghi”

“Ogni ora che passa, per quanto mi riguarda, si aggiungono ragioni su ragioni per dire ‘nò a Draghi”. Alessandro Di Battista lo scrive in un post su Facebook pubblicato nella notte, alle 2.30 circa. “Governo politico è una parola che non ha alcun senso in questo scenario. Cosa c’è di politico nel governare con Pd, Leu, Forza iIalia, Più Europa, Centro democratico e, probabilmente, Lega nord? Ci sarà qualche ‘politicò dentro- scrive Di Battista- un numero, tra l’altro, decisamente inferiore a quel che si immaginano molti sostenitori del sì a Draghi. Ma di politico non vi sarà nulla”.

Ore 08.06. Casaleggio a Roma, forse incontro con Grillo

Anche Davide Casaleggio è a Roma, e non è escluso che nelle prossime ore veda Beppe Grillo, il garante del Movimento arrivato nella capitale nella serata di ieri. Il presidente dell’associazione Rousseau é arrivato a Roma martedi scorso per una serie di incontri anche con esponenti del M5S.

 

Sorgente: Governo Draghi, oggi le consultazioni con i partiti. Le ultime notizie – la Repubblica

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