“Avendo ricevuto come unica indicazione il porto di un Paese in guerra, la Sea Watch ha fatto rotta verso nord, verso il porto sicuro più vicino alla posizione del soccorso: Lampedusa. Restiamo in stand by a circa 16 miglia dall’isola”. Lo scrive su Twitter la Ong Sea Watch. Sulla situazione il ministro dell’Interno Matteo Salvini ribadisce la politica dei porti chiusi: “Si sta aggiungendo un’allegra pattuglia di barche a vela, due o tre di n’altra ong tedesca, si vede che c’è una regata storica, se vogliono divertirsi, fare delle competizioni a largo di Lampedusa facciano pure, se qualcuno pensa di sbarcare ha sbagliato a capire”.
“Per quello che mi riguarda – prosegue Salvini – stanno scherzando con le vite umane e non è una cosa accettabile. Io non darò mai l’autorizzazione allo sbarco, mi domando perché qualche procura sequestri e dissequestri, sequestri e dissequestri, è la terza volta che vediamo lo stesso film”, aggiunge. A chi gli fa notare che la procura potrebbe farli attraccare e poi sequestrare la nave, Salvini replica: “E la sequestra un’altra volta e la dissequestra un’altra volta? No, vado io piedi ad Agrigento a farmi spiegare perché. Una va bene, due va bene, la terza volta no…”.
Per Salvini “siamo di fronte all’ennesima sceneggiata dei finti buoni: a questo punto vadano verso il Nord Europa”. Quindi spiega: “La SeaWatch ha caricato a bordo degli immigrati che stavano per essere salvati dalla guardia costiera libica. Poi ha chiesto a Tripoli un porto di sbarco, ma quando lo ha ottenuto ha detto che non avrebbe mai riportato gli immigrati indietro. Quindi la ong si è messa a girovagare per il Mediterraneo costringendo donne, uomini e bambini a inutili sofferenze. Poi ha chiesto indicazioni all’Olanda, avendo bandiera olandese. Successivamente ha contattato ancora l’Italia, ma per le navi pirata i nostri porti restano chiusi”.
Dall’alba di oggi la Sea Watch 3 è fuori dalle acque territoriali e dopo aver zigzagato in mare, è in attesa di capire dove sbarcare i 52 naufraghi a bordo. Non a Tripoli, in Libia, perché “non è un porto sicuro”, hanno fatto sapere a bordo.
Sorgente: Sea Watch in rotta verso Lampedusa
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