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Dall’inizio dell’anno sono partite dal nord Africa per raggiungere l’Europa oltre 1.280 persone e di queste “oltre 154 sono morte” scrive l’Organizzazione nazionale migrazioni

di Alessandra Ziniti

I superstiti sono 15, i morti e i dispersi imprecisati ( probabilmente una trentina), ma tra i morti ci sarebbe almeno un bambino. C’è stato un nuovo naufragio questa mattina di fronte alle coste libiche. A darne notizie ufficiale è l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni che riferisce che un barcone, con un numero imprecisato di persone a bordo, è affondato davanti alla costa di Sabratha. Si temono decine di morti.

Secondo il portavoce della Marina libica, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, il naufragio segnalato dall’Iom davanti alle coste libiche ha causato la morte almeno di un bambino. “Alle 10 é stato osservato il naufragio di una barca” avvenuto “tra Sabratha e Surman”, a ovest di Tripoli, ha riferito all’ANSA il portavoce. “A bordo c’erano 47 migranti illegali”: “si trattava di un’imbarcazione di legno” che “si é capovolta nei pressi della costa”, ha aggiunto Ghasem sostenendo che l’acqua era così bassa che “si poteva camminare”.
“Sedici migranti sono stati salvati da abitanti” della zona ma “é stato ritrovato il corpo di un bambino”, ha detto il portavoce contattato a telefono.
Circa “gli altri non abbiamo trovato alcun corpo” e “si presume che siano approdati e datisi alla fuga”, ha sostenuto Ghasem precisando che i 16 migranti recuperati sono stati “affidati alle autorità di sicurezza”.

I superstiti sono stati ricoverati in ospedale in Libia e dalle loro testimonianze gli operatori dell’Oim stanno cercando di capire quale sia l’entità della tragedia. Ma trattandosi di un barcone è presumibile che a bordo i trafficanti abbiano fatto salire ben più di 15 persone.
Ancora incerta anche la dinamica. Il naufragio è avvenuto vicinissimo alla costa e non si sa neanche se ad intervenire sia stata una motovedetta della Guardia costiera o qualche barca di passaggio o se addirittura i 15 superstiti siano riusciti a mettersi in salvo da soli.
L’Oim riferisce che i sopravvissuti ricoverati in ospedale sono in gravi condizioni.

Dall’inizio dell’anno sono partite dal nord Africa per raggiungere l’Europa oltre 1.280 persone e di queste “oltre 154 sono morte”. Lo scrive il portavoce dell’Oim Flavio di Giacomo su twitter parlando di un “dato impressionante”. “Le possibilità di morire sono altissime e oggi c’è stato un altro naufragio al largo della Libia. Salvare vite in mare – conclude – è una necessità assoluta, oggi più che mai”.

Sorgente: Nuovo naufragio al largo della Libia, ritrovato il corpo di un neonato – Repubblica.it

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