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La leader di Fratelli d’Italia lancia la campagna per conquistare Firenze, Prato e Livorno

di LUIGI CAROPPO

Firenze, 17 marzo 2019 – Se dovesse scegliere tra il cuore giallorosso e la conquista del giglio non ha dubbi: “La mia Roma in Champions league semmai con uno stadio nuovo o il sindaco al centrodestra a Firenze? Meglio prendersi Palazzo Vecchio e semmai anche qualche altra città in Toscana….”. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (e romanista), ha vissuto due giorni intensi a Firenze per l’assemblea nazionale del partito e un convegno sul valore della famiglia. “E presto ci voglio anche tornare” perché sa che in Toscana si gioca una partita fondamentale nello scacchiere nazionale, sia per le ammministrative che per le Europee, del prossimo maggio.

Giorgia Meloni con il direttore della Nazione Francesco Carrassi (Mori/New Press Photo)
Giorgia Meloni con il direttore della Nazione Francesco Carrassi (Mori/New Press Photo)

Giorgia Meloni nella sede de La Nazione insieme al direttore Francesco Carrassi

Onorevole Meloni, il centrodestra gioca la sfida dell’ultimo assalto al fortino del centrosinistra in Toscana.

“Vero, partita importantissima”.

Intanto, però, mancano i candidati ufficiali, segno di debolezza?

“Noi abbiamo fatto le nostre scelte e le abbiamo messe a disposizione degli alleati, Lega e Forza Italia. E quando abbiamo puntato su qualcuno difficilmente ci siamo sbagliati basti pensare al sindaco Tomasi a Pistoia. Penso che con Marcheschi a Firenze e Romiti a Livorno possiamo vincere anche in territori tradizionalmente non facili, perché sono due ottimi candidati e perché non esistono più le roccaforti”.

Darete l’ultima spallata al centrosinistra?

“La sinistra ha tradito il suo elettorato di riferimento mentre noi abbiamo saputo dare risposte a tutti a partire dalle persone comuni”.

A quando le decisioni definitive sui candidati?

“Questione di ore. Il centrodestra si è incontrato informalmente l’altro giorno per ribadire che andremo compatti alle amministrative. E così faremo. Facciamo paura perché siamo uniti e vogliamo conquistare le amministrazioni per mettere in campo il buon governo delle azioni”.

La forza dei Fratelli d’Italia?

“Siamo fedeli a noi stessi e ai nostri valori che sono quelli degli italiani come ad esempio la famiglia. Noi a differenza della Lega bifronte siamo un partito monogamo, coerente, quello che diciamo facciamo. Non viviamo di promesse. E non saremo mai come i grillini: flaconi di vuoti a perdere che puoi riempire con cosa vuoi”.

In Toscana conosciamo bene i cinesi visto che Prato è una delle capitali della comunità orientale. Lei che idea si è fatta della Via della Seta? Opportunità o rischio?

“Se potessimo leggere il memorandum potremmo esprimere un pensiero. E’ scandaloso che su una questione tanto significativa il Parlamento non sia stato chiamato ad esprimere la propria posizione. Sia chiaro: l’Italia non è al servizio di nessuno e la produzione italiana deve essere difesa e valorizzata”.

Questione clima e mobilitazione dei giovani. Migliaia di studenti sono scesi in piazza. Un bel segnale. Non crede?

“Io vengo dalla mobilitazione studentesca e so che vuol dire darsi da fare. Tutto ciò che è impegno ben venga. Mi spaventa molto di più il fatto che abbiamo ormai generazioni totalmente anestetizzate. Si combatte per il vestito più bello e tutti sono nativi digitali. Bene quindi la mobilitazione, poi posso condividere o no, ma finché si crede in qualcosa dico viva, viva, viva”.

Donne e politica e donne e potere. In Italia siamo ancora indietro.

“C’è un profondo problema culturale in Italia. Tutti parlano delle donne, ma poi c’è ritrosia a darle le redini del ‘gioco’. E quanto mai curioso visto che tutti noi affidiamo alle donne quanto di più prezioso abbiamo: i figli, la famiglia. Ma dal momento che escono dalla porta di casa abbiamo paura o la consapevolezza delle capacità delle donne…”.

Sicurezza. Il sindaco di Firenze Nardella l’altro giorno ha inaugurato la 600esima telecamera. Voi avete lanciato la questione da anni.

“Abbiamo insegnato anche ai sindaci di centrosinistra che garantire la sicurezza è l’unico modo per difendere i più deboli. Se si sono messi a fare qualcosa sulla sicurezza è merito nostro. La sicurezza è il modo per difendere chi vive nelle periferie, le donne che attraversano il parco, gli anziani, i disabili”.

Sorgente: Giorgia Meloni: “Centrodestra unito, attacco al fortino” – Politica – lanazione.it

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