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«Non capire le tematiche della lotta in Val Susa è assurdo»

«Ti faccio un esempio: la piazza dei Sì Tav, con la sua conformazione di classe, con le sue ridicole motivazioni, è forse la più grande rappresentazione del fallimento di una certa politica e di un certo elettorato degli ultimi dieci anni. Non è con quella piazza che si trasporta il peso della resistenza in questo momento». In un passaggio dell’intervista al settimanale Sette, Valerio Mastandrea si sofferma sulla Torino-Lione, o meglio sul movimento delle «madamin», favorevoli all’opera.

Torino, chi sono le 7 madamin favorevoli alla Tav (e contro la decrescita del M5s)
  • Torino, chi sono le 7 madamin favorevoli alla Tav (e contro la decrescita del M5s)
  • Torino, chi sono le 7 madamin favorevoli alla Tav (e contro la decrescita del M5s)
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Patrizia Ghiazza

«Non capire le tematiche della lotta in Val Susa è assurdo. Costi-benefici un cazzo! – prosegue l’attore e regista romano, intervistato da Vittorio Zincone – C’è la battaglia di un popolo da quelle parti. Chi c’è stato l’ha potuta respirare davvero. E poi neanche un bambino dell’asilo può credere che queste grandi opere possano avere la precedenza rispetto all’enorme lavoro di consolidamento e manutenzione di un territorio già devastato»

Sorgente: Valerio Mastandrea: «La piazza Sì Tav? Il più grande fallimento di un certo elettorato negli ultimi 10 anni»

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