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Solo il leader di Progressisti di Sardegna e quello di Sardi liberi al dibattito di federalberghi con i candidati a governatore. L’ira del presidente Manca: Chi non era presente snobba una tema centrale per l’isola

CAGLIARI. Trasporti, tassazione, urbanistica e Sardegna destinazione turistica (Dmo) in relazione alle leve per darle attuazione e soprattutto con quali capitali. Questi i temi sottoposti dal presidente di Federalberghi, Paolo Manca, a Massimo Zedda (Progressisti di Sardegna) e Mauro Pili (Sardi Liberi), gli unici due dei sette candidati alla presidenza della Regione che hanno accettato di partecipare al confronto “Il Turismo oltre le parole” al Caesar’s Hotel di Cagliari. Gli altri hanno dato forfait per precedenti impegni o perché non stavano bene. Le defezioni hanno indispettito il presidente di Federalberghi Paolo Manca.

«L’assenza degli altri candidati viene profondamente condannata da parte della categoria degli albergatori che sono rimasti molto delusi – spiega Manca – Il dibattito è stato organizzato da tempo, e da subito era arrivata la conferma di partecipazione dei candidati Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi Liberi), Christian Solinas (centrodestra) e Massimo Zedda (centrosinistra)».

In generale le posizioni dei due candidati sono risultate simili. “Delle nostre, il turismo è la prima sfida per la sua capacità di generare ricadute – inizia Pili – nei primi dieci giorni di governo pensiamo di stabilire con un bando rapidissimo un’intesa con le compagnie low cost che a livello mondiale vorranno concorrere per trasformare la Sardegna nella più grande piattaforma logistica mediterranea per i voli a basso costo”. Così facendo, spiega il leader di Unidos, “nei primi due anni contiamo di portare nell’Isola dieci milioni di passeggeri per una crescita del Pil di 5 miliardi”.

Zedda ricorda che “la Dmo è stata condivisa dalle Camere di commercio e dal sistema aeroportuale sardo, ora serve che il ministro Di Maio la sblocchi, manca solo una firma perché è già pronta e condivisa”.

Trasporti e continuità territoriale sono gli argomenti più caldi. “Quella che partirà ad aprile è una continuità truffa per il turismo sardo – denuncia Pili – frutto di una decisione di questa Giunta avallata da un ministro incompetente. Va reintrodotta la tariffa unica”. Nota la posizione del candidato di Sardi Liberi sulla continuità marittima: “La convenzione con Tirrenia va revocata subito – ribadisce – e in generale tutta questa partita va giocata con più coraggio”.

Zedda propone un modello di continuità per le navi con “norme di riferimento chiare e inviolabili” e ritiene che “i soldi che lo Stato dà alle compagnie devono essere gestiti dalla Regione”. L’aspirante governatore del centrosinistra insiste poi sulla necessità di “potenziare le infrastrutture, in primis ampliare gli spazi aeroportuali e poi rafforzare le connessioni su ferro e gomma”.

Sia Pili che Zedda si dicono contrari a qualsiasi tassazione turistica. “E’ un errore di comunicazione – dice il primo – che va contro il principio dell’accoglienza. Sono piuttosto per eliminare quelle esistenti”. “Io a Cagliari non ho attivato quella di soggiorno – interviene il sindaco del capoluogo – e proporre quella di sbarco come fa Forza Italia è da tso”.

Sull’urbanistica entrambi bocciano gli ampliamenti dentro la fascia dei 300 metri. Ma, osserva il leader di Unidos, “gli alberghi devono comunque essere messi nelle condizioni di aumentare

l’offerta”. Zedda sottolinea che “il Ppr è la cornice inviolabile ma – avverte – ci serve un quadro di norme, visto che le esistenti risalgono agli anni ’80, che osservi tre principi: no al consumo del suolo, sì agli incentivi per riqualificazione, nessun intervento in zone incontaminate

Sorgente: Massimo Zedda e Mauro Pili: La tassa sul turismo è una follia – Regione – la Nuova Sardegna

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