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Rischia di essere un lunedì mattina nero sulle strade: mezzi pubblici a singhiozzo, nella migliore delle ipotesi, e traffico di conseguenza in tilt, per lo sciopero generale dei trasporti locali di quattro ore proclamato, unitariamente, da quasi tutte le sigle sindacali del settore nelle principali città (uniche eccezioni Roma, Torino e Genova), con orari diversi, nel rispetto delle fasce di garanzia. A Milano si comincia alle 8.45. A rischio sospensione o ritardi, fino alle 12.45, però, non solo tram, autobus e metropolitane dell’Atm, ma anche le corse delle linee gestite da Autoguidovie e, dalle 17 alle 21, quelle della società lodigiana Star. Protestano anche i lavoratori dei pullman a noleggio, ma dalle 10 alle 14, e i lavoratori della funicolare Como-Brunate. Salvi, questa volta, invece, i collegamenti ferroviari, non coinvolti nella mobilitazione.

L’adesione allo sciopero rischia di essere davvero alta: in campo sono scese tutte le sigle sindacali più rappresentative del trasporto pubblico locale, dai confederali Cgil, Cisl e Uil alla Cisal, all’Ugl, sebbene non si tratti della classica protesta a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro. In ballo non ci sono soldi, ma «le proposte europee di modifica dei regolamenti sui tempi di guida e di riposo degli autisti e la liberalizzazione del mercato dei servizi di trasporto passeggeri a lunga percorrenza, svolto con autobus e pullman nell’Unione europea».

Atm ha messo a disposizione un link con le percentuali medie di adesione registrate nel corso degli ultimi scioperi proclamati dalle stesse sigle sindacali che hanno annunciato l’agitazione di lunedì 21 gennaio: il 5 aprile 2017, in un caso analogo, si fermò il 52 per cento dei lavoratori, il valore più alto degli ultimi tre anni.

Sorgente: Al via lo sciopero dei mezzi pubblici: tram, bus e metrò a rischio per 4 ore

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