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I famigliari degli ostaggi in viaggio verso l’Aja per denunciare Hamas di crimini di guerra. Dall’Egitto emergono segnali positivi nelle mediazioni nel giorno in cui è atteso l’arrivo del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il premier Netanyahu non ha approvato l’invio di una nuova delegazione al Cairo per continuare le trattative

Proseguono le trattative al Cairo grazie anche al ruolo svolto dal Qatar e dagli Stati Uniti. Filtra ottimismo tra le parti per il raggiungimento di una tregua temporanea. Nel Mar Rosso la coalizione militare internazionale guidata da Washington e Londra ha colpito nuovi obiettivi appartenenti ai ribelli Houthi nello Yemen.

A distanza di 12 anni dalla sua ultima visita in Egitto, torna oggi al Cairo il presidente turco Erdogan per incontrare il suo omologo Abdel Fattah al Sisi, i due discuteranno di Gaza ma anche di altri temi tra cui la Libia e la compravendita di droni turchi

PUNTI CHIAVE

15:42

Netanyahu non invierà una delegazione al Cairo domani

11:08

Dopo 12 anni il presidente Erdogan incontro al Cairo il generale al Sisi

09:33

Razzi dal Libano su Israele, uccisa una donna e 7 feriti

08:51

I famigliari degli ostaggi denunciano Hamas per crimini di guerra alla Cpi

08:29

Ottimismo sulle mediazioni: trattative al Cairo per i prossimi tre giorni

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15:42

Netanyahu non invierà una delegazione al Cairo domani

Il premier Benjamin Netanyahu non ha approvato il ritorno domani al Cairo di una delegazione israeliana per ulteriori colloqui sull’accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi. Lo riporta la testata israeliana Walla, citando due funzionari israeliani. Al momento Egitto e Qatar, con l’aiuto degli Stati Uniti, stanno mediando un accordo per arrivare a una tregua di sei settimane che consenta anche il rilascio degli ostaggi.

14:59

Crescono le tensioni lungo il confine con il Libano

Secondo i media israeliani l’esercito di Tel Aviv ha risposto all’attacco missilistico lanciato da Hezbollah questa mattina che ha causato la morte di una donna e il ferimento di altre sette persone. La risposta israeliana nel sud del Libano ha causato almeno quattro morti. Questa mattina il ministro della Difesa israeliano Gantz ha accusato anche le autorità libanesi di essere complici dell’attacco ricevuto questa mattina.

EPA
EPA

13:10

L’Oms: “L’offensiva a Rafah provocherebbe una catastrofe”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che un’offensiva militare israeliana contro Rafah nel sud di Gaza causerebbe una “catastrofe insondabile” e spingerebbe il sistema sanitario dell’enclave sull’orlo del collasso. “Le attività militari in quest’area, questa zona densamente popolata, sarebbero, ovviamente, una catastrofe insondabile… e amplierebbero ulteriormente il disastro umanitario oltre ogni immaginazione”, ha affermato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e Cisgiordania. “Aumenterà anche il peso su un sistema sanitario completamente sovraccarico… in ginocchio e aumenterà il carico dei traumi, e spingerebbe il sistema sanitario più vicino all’orlo del collasso”, ha aggiunto.

13:06

Abu Mazen fa pressioni su Hamas per le mediazioni

Il presidente palestinese Abu Mazen ha lanciato un appello su Hamas perché arrivi “rapidamente” a un accordo su Gaza per evitare “terribili conseguenze”: lo si legge sull’agenzia di stampa ufficiale palestinese. “Chiediamo al movimento Hamas di arrivare rapidamente a un accordo sui prigionieri, per risparmiare al nostro popolo palestinese la calamita’ di un altro evento catastrofico con conseguenze terribili, non meno pericoloso della Nakba del 1948”, ha detto il leader palestinese, riferendosi alla guerra che accompagnò la creazione di Israele quando 760 mila palestinesi sono fuggiti, costretti ad abbandonare le loro case

11:08

Dopo 12 anni il presidente Erdogan incontro al Cairo il generale al Sisi

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan arriverà al Cairo in giornata per incontrare il suo omologo egiziano, il generale Abdel Fattah al Sisi. Si tratta della seconda tappa del suo tour in Medio Oriente dopo la visita di Erdogan negli Emirati Arabi Uniti. I due leader discuteranno soprattutto di Gaza, di come uscire dallo stallo nelle trattative. Ma sul tavolo ci sono anche altri dossier: dalla Libia all’acquisto di droni turchi TB2 Bayraktar da parte del Cairo. Si tratta del primo viaggio in Egitto di Erdogan negli ultimi 12 anni, segno che il processo di normalizzazione tra i due paesi avviato nel 2021 sta ottenendo gli effetti desiderati. I rapporti si erano incrinati dopo il colpo di stato militare con cui al Sisi ha deposto il presidente Mohammed Morsi legato ai fratelli musulmani.

10:48

Tajani: “Siamo amici di Israele ma serve de-escalation”

“Noi siamo amici di Israele e sosteniamo con forza il suo diritto a difendersi e la sua necessità di non essere attaccato dall’esterno”, ma l’interesse internazionale principale è spingere per “una de-escalation”. Così è intervenuto ai microfoni di Rtl il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani. “Nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica, come è stato detto più volte. Israele è stato vittima di un attacco a freddo il 7 ottobre, di una caccia all’ebreo vera e propria da parte di Hamas, non un attacco militare. Cose inaudite, ho visto filmati incredibili. Israele ha il diritto di attaccare e reagire, ma abbiamo sempre detto che la risposta deve essere proporzionata; ci sono troppe vittime civili”

09:33

Razzi dal Libano su Israele, uccisa una donna e 7 feriti

Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio una serie di missili sono stati lanciati da Hezbollah verso Israele lungo il confine con il Libano. Secondo quanto riferito, mentre i medici erano al lavoro nei pressi degli edifici colpiti dal lancio di razzi nell’area di Safed, è stato scoperto il corpo di una donna. Nell’attacco sono rimaste ferite altre sette persone

08:51

I famigliari degli ostaggi denunciano Hamas per crimini di guerra alla Cpi

I famigliari di cento ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas sono in viaggio da Tel Aviv all’Aja per denunciare per crimini di guerra l’organizzazione terroristica davanti alla Corte penale internazionale. In una conferenza stampa organizzata dall’Hostages and Missing Families Forum, Inbar Goldstein, il cui fratello Nadav è stato ucciso e i nipoti sono stati liberati dopo mesi di prigionia, ha detto: “Andremo alla Corte penale internazionale affinche’ loro possano vedere e noi possiamo essere visti. Lanceremo il grido di coloro le cui voci non possono essere ascoltate”. E ancora: “Ci assicureremo di non limitarci a guardare la storia mentre accade, ma di scriverla, nella pratica, con noi stessi e con le nostre parole”.

08:29

Ottimismo sulle mediazioni: trattative al Cairo per i prossimi tre giorni

Proseguono in Egitto le mediazioni tra le parti per arrivare a una tregua a Gaza. Si discute su una proposta di sei settimane, per rilasciare un numero non precisato di ostaggi in cambio della liberazione di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Secondo quanto riportato da un funzionario citato dal New York Times c’è ottimismo tra le parti, nonostante Israele abbia bocciato la scorsa settimana una proposta di tregua di Hamas. Quest’ultima prevedeva il rilascio di tutti gli ostaggi in cambio di 1500 detenuti palestinesi e il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia.

08:23

Nuovi attacchi militari in Yemen

A distanza di diversi giorni dall’ultimo attacco, la coalizione militare guidata da Regno Unito e Stati Uniti ha compiuto un altro attacco nel territorio yemenita a danno degli Houthi. Secondo quanto ha scritto in un tweet il portavoce degli Houthi Abdulsalam Jahaf, membro del Consiglio di Difesa e Sicurezza, gli ultimi bombardamenti hanno colpito obiettivi militari nel distretto di Al Salif nella regione di Hodeida.

08:21

Iran, esplosioni in diversi gasdotti del paese

Diverse esplosioni hanno avuto luogo questa mattina in alcuni gasdotti del sud-ovest dell’Iran. A riferirlo è stato il direttore del Gas Strategic Center, Saeed Aghli, precisando che si sarebbe trattato di “un’azione di sabotaggio e terrorismo”.

Sorgente: Gaza, Netanyahu non manda la delegazione al Cairo per le trattative. Razzi dal Libano verso Israele, Erdogan in Egitto

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