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In piazza docenti e sindacati per protestare sui temi economici e contrattuali, fra cui il rinnovo del contratto e la richiesta di un “giusto” riconoscimento economico: “Dopo decenni di tagli e due anni di emergenza, l’esecutivo Draghi prosegue, in linea con i governi precedenti, nell’attacco al diritto all’istruzione e ai lavoratori e lavoratrici

Sciopero nazionale della scuola e sindacati in piazza, oggi, per protestare sui temi economici e contrattuali legati al comparto. A Roma il corteo è partito alle 10.30 da Porta San Paolo per dirigersi verso il ministero dell’Istruzione a viale Trastevere. Tra le motivazioni della protesta ci sono il rinnovo del contratto, “l’impoverimento costante” di cui è “vittima” la categoria. Di qui, la richiesta di un “giusto” riconoscimento economico. “Se è vero, come sostiene la politica, che la scuola è il motore del Paese, lo si dimostri quando arriva il momento di investire risorse”, ha spiegato nei giorni scorsi il segretario di Gilda Unams, Rino Di Meglio. Anche Cobas e Cub protestano con uno “sciopero nazionale” rivendicando: “Dopo decenni di tagli alla scuola e due anni di emergenza, l’esecutivo Draghi prosegue, in linea con i governi precedenti, nell’attacco al diritto all’istruzione e ai lavoratori e lavoratrici della scuola”.

Flc Cgil: “Sciopero è occasione anche per i presidi”

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Stop anche dei presidi, con Roberta Fanfarillo – alla guida i dirigenti scolastici per la Flc Cgil – che spiega: “Lo sciopero di oggi della dirigenza scolastica, proclamato dalla FLC CGIL, UIL SCUOLA e SNALS CONFSAL a sostegno delle rivendicazioni della categoria, rappresenta un’occasione importante per ciascun dirigente scolastico per manifestare il suo dissenso rispetto alla scelta del Governo e del Ministero di non stanziare nella legge di Bilancio in discussione in Parlamento le risorse necessarie per garantire la stabilità retributiva dei dirigenti scolastici”. “Partecipare allo sciopero – prosegue la sindacalista – significa inoltre condividere anche le altre richieste che FLC CGIL, UIL e SNALS hanno posto alla base delle ragioni dello sciopero: il diritto ad una mobilità senza vincoli, il diritto alla valutazione del livello crescente e insopportabile di stress lavorativo, il diritto a criteri di valutazione della prestazione lavorativa regolati contrattualmente, il diritto ad una definizione chiara degli ambiti di responsabilità dei dirigenti scolastici nell’applicazione alla scuola di norme generali che riguardano la pubblica amministrazione, il diritto al supporto legale e amministrativo da parte degli Ambiti Territoriali Provinciali e dagli Uffici Scolastici Regionali, eliminando tutti gli oneri estranei al servizio di istruzione che attualmente gravano sulle segreterie delle scuole e sulla responsabilità diretta dei dirigenti scolastici, distogliendoli dal loro compito primario di garantire il corretto svolgimento del servizio di istruzione, il diritto ad essere preposti a istituzioni scolastiche che consentano l’efficace esercizio dell’autonomia scolastica”.

Sorgente: Scuola, sciopero nazionale dei professori: corteo a Roma | Sky Tg24

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