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Mascherina all’aperto per tutti e un tampone anche ai vaccinati per accedere ai grandi eventi. Sono queste due delle ipotesi che, secondo il presidente del Comitato tecnico scientifico e del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, sono pronte a finire sul tavolo del governo qualora i contagi – Omicron o meno – dovessero continuare la propria cavalcata. Il muro dei 20mila nuovi casi giornalieri d’altronde è stato sfondato da tempo (ieri i casi registrati sono stati 26.109 e le morti 123) e l’incidenza media nel Paese – come mostrano i dati Gimbe di ieri – ha ormai raggiunto i 500 casi ogni 100mila abitanti su base settimanale. Tuttavia come mostrano la mappa dell’Italia ancora quasi in maggioranza bianca e anche le parole usate dal premier Mario Draghi nel difendere le restrizioni per chi entra nella Penisola, ad oggi la situazione è ritenuta controllabile. Allora ogni ulteriore stretta sarà ben ponderata per difendere quella «normalità» a cui lo stesso Draghi ha fatto riferimento annunciando il Super Green pass, e arriverà solo qualora le soglie considerate “rischiose” dovessero essere superate.

 

Natale, le misure

 

Non c’è una vera e propria roadmap ma, come rivelano fonti autorevoli del ministero della Salute, «bisogna monitorare e intervenire prontamente quando si alza il numero di contagi e la pressione sui servizi sanitari». Tradotto: le nuove misure arriveranno quando giallo e arancione saranno le sfumature più presenti nella Penisola. Non si parla però solo delle proposte avanzate da Locatelli (con le mascherine all’aperto peraltro già adottate nei centri storici da numerose città, Roma compresa, e alcune Regioni). Ma anche di un’eventuale nuova riduzione della durata del Green pass.

Sorgente: Natale, se il virus accelera tamponi anche ai vaccinati. Sul tavolo resta l’obbligo di mascherina all’aperto

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