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Diversi falsi allarme ma per ora i contagi sono due, i turisti cinesi ricoverati in isolamento allo Spallanzani di Roma. Bloccati i voli per la Cina, la circolare del ministero della Salute

È il 21 gennaio quando all’aeroporto di Fiumicino tornano gli scanner per misurare la febbre ai viaggiatori che arrivano da Wuhan, la città focolaio del coronavirus. I primi a funzionare sono quelli utilizzati per controllare i passeggeri del volo diretto dalla città cinese. Questa è la prima concreta misura adottata in Italia da quando, il 31 dicembre 2019, le autorità cinesi hanno reso nota la presenza di un focolaio di sindrome febbrile nella città con 11 milioni di abitanti. Ad oggi invece i voli da e per la Cina sono tutti bloccati. Lo ha deciso il 30 gennaio il governo dopo aver annunciato lo stato di emergenza: «No agli allarmismi» ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza.

I due casi italiani

Nella stessa occasione sono stati segnalati anche in Italia i primi due casi accertati di coronavirus. Si tratta di due cinesi, marito e moglie, arrivati a Malpensa il 23 gennaio per un viaggio di piacere che ha toccato città come Parma, Firenze, Roma. L’Italia ha il maggior numero di turisti cinesi presenti in Europa, 5 milioni nel corso del 2018 e le stime sul periodo attuale erano date in crescita. Cifre che tenderanno a diminuire invece nel corso dell’anno: gli analisti temono che le conseguenze dello stop brusco alle attività legate alla paura del contagio impatteranno sulla crescita di Pechino e dell’economia globale. Il prezzo del greggio è crollato a 56 dollari al barile, circa il 5% in meno rispetto a venerdì. Tanto che l’Iran — che esporta soprattutto in Cina — ha già chiesto interventi ai Paesi produttori per un taglio alla produzione. Ma impatti ci sono e ci saranno in tutti i settori: turismo, industria, moda, Morgan Stanley stima un impatto fino all’1% sulla crescita del Pil cinese nel primo trimestre 2020, con l’effetto di ridurre di 0,15-0,30 punti percentuali l’intero Pil globale nel primo trimestre.

Il virus isolato

Diversi i casi di contagio segnalati in Italia, risultati poi dei falsi allarmi: dalla cantante lirica a Bari fino a Palermo, Potenza, Napoli. Ma per ora i casi accertati in Italia sono i due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma in condizioni stabili. Proprio nell’istituto nazionale per le malattie infettive, il virus è stato isolato: l’isolamento, realizzato da un gruppo di tre ricercatrici, permette di verificare se il virus si sta modificando. I coronavirus sono diffusissimi fra gli uomini e gli animali. A volte sono pure responsabili di raffreddori, nell’uomo. Ma hanno una grande capacità di mutare e, nel caso di Wuhan, sono diventati capaci di provocare polmoniti. Quindi vanno «monitorati» nel tempo, passo fondamentale per sviluppare terapie e possibile vaccino.

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Quanto è letale?

Nel frattempo la federazione internazionaledelle compagnie di crociera (Clia) ha annunciato che non ammetteranno più sulle navi da crociera passeggeri che siano stati di recente in Cina. Il 30 gennaio a Civitavecchia ansia e disagio a bordo della nave da crociera Costa Smeralda, dove erano stati messi in isolamento un cittadino cinese e sua moglie mentre le altre 7 mila persone imbarcate (tra passeggeri e staff) erano rimaste bloccate sulla nave al porto. A seguito di controlli però nessuno è risultato positivo al test.

L’emergenza

Il 31 gennaio è stato nominato commissario per l’emergenza Angello Borrelli, attuale capo della protezione civile. Suo il compito di gestire i 5 milioni che il governo ha deciso di stanziare per affrontare la prima fase dell’emergenza. Le regole riguardano i controlli da effettuare negli aeroporti, l’allertamento per le Asl, l’eventuale potenziamento delle forze dell’ordine per le verifiche, le norme di comportamento in caso di malore.

I numeri delle vittime

Il 3 febbraio, alle 10, è atterrato a Pratica di Mare l’aereo con i 56 cittadini italiani rimasti nella città da cui è partita l’epidemia, Wuhan. Un 57esimo non è stato imbarcato perché aveva la febbre: si tratta di un ragazzo di 17 anni originario di Grado in Friuli Venezia Giulia. Al giovane, in Cina con il programma «Intercultura», è stata rilevata la febbre al controllo prima del decollo. Aveva 37.7 gradi e ora i sanitari stanno cercando di capire se sia stato contagiato dal coronavirus. Tutti gli altri italiani del volo sono stati trasportati alla Cecchignola dove rimarranno 14 giorni per la quarantena. In totale per ora i morti a livello globale sono 414 : superati i decessi causati dalla Sars che nel 2002-2003 furono 349 (Dati Oms). Il totale delle persone ricoverate e dimesse in tutto il mondo dopo essere state colpite dal virus è salito a 530, più di cento in più nel giro di 24 ore, mentre i morti nello stesso arco di tempo sono aumentati di poco più di cinquanta unità. Un ritmo di crescita più che doppio che offre un segnale di ottimismo rispetto alla possibile evoluzione della malattia. La mappa della diffusione della malattia, che segna in rosso le zone colpite, disegna un enorme cerchio scarlatto sulla Cina, dove naturalmente si registra il maggior numero di malati: 17.306 su un totale globale arrivato a quota 17.489. Nel resto del mondo, una serie di pallini di dimensioni diverse, ma tutti molto più piccoli, marchiano un totale di 27 Paesi coinvolti (il conteggio di Hong Kong è considerato a parte rispetto alla terraferma cinese). Fuori dalla Cina, il più colpito resta il Giappone, con 20 casi confermati e nessun nuovo contagio nell’ultima giornata. Seguono la Thailandia, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud, Australia e Stati Uniti. Il primo Paese europeo nella classifica è la Germania, con 10 casi, seguita dalla Francia (6) e dall’Italia, con i suoi due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani.

I governatori

Da noi, i governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera comune al Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato «anche ai bambini che frequentano le scuole». I governatori chiedono che sia rivista la circolare del dicastero della Salute (qui il documento ufficiale) che lo scorso 1° febbraio il ministero dell’Istruzione ha inoltrato agli Uffici scolastici regionali e alle scuole con quelle che chiama le «indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina». In tre pagine vengono proposti i «comportamenti caratteristici nelle diverse fasce d’età» per evitare l’eventuale contagio, ma senza prevedere le misure proposte dai presidenti delle regioni. L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha risposto che le misure adottate «tutelano la salute dei bambini e della popolazione». Al momento, rileva l’Iss, «l’Italia è tra i paesi che hanno adottato le misure più ampie ed articolate».

Sorgente: Coronavirus Italia, dagli scanner in aeroporto ai primi casi di contagio – Corriere.it

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