0 5 minuti 4 anni

Due progetti, finanziati da Comune di Genova e Regione Liguria, permetteranno di monitorare l’intensità delle precipitazioni in tutta la Valpolcevera e lungo la Guido Rossa. L’idea è di un professore universitario genovese

Genova – Capire dove piove, quanto e per quanto tempo, non utilizzando i tradizionali pluviometri, ma grazie alle antenne tv, le “parabole” presenti praticamente su ogni palazzo per ricevere il segnale dei canali satellitari come Sky: è questa la strada che ha deciso di percorrere il Comune di Genova (e altri con lui) per ridurre il rischio dei residenti di essere sorpresi da fenomeni meteorologici particolarmente intensi, come le cosiddette “bombe d’acqua”.

Sono due i progetti, entrambi già approvati, entrambi pronti a partire, entrambi messi in piedi grazie al coinvolgimento di Artys, spinoff dell’Università di Genova che fa capo al professor Daniele Caviglia: si chiamano Smart Rainfall System e GoSmart e sono dedicati a coprire rispettivamente la val Polcevera (per la precisione: Genova, Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese) e la strada Guido Rossa.

Monitorare la pioggia con le parabole

«Per fare funzionare tutto – ha spiegato il professor Caviglia al Secolo XIX – sfruttiamo un fenomeno elettromagnetico: le gocce d’acqua interagiscono con le microonde che portano il segnale dal satellite alla “parabola”, più sono (più piove, ndr), più la forza del segnale cala. Da quello riusciamo a capire l’intensità delle precipitazioni». Non verranno usate le antenne già presenti nelle abitazioni, ma ne verranno installate alcune ex novo, dotate dei sensori necessari per rilevare la pioggia: la collocazione di quelle lungo il Polcevera sarà decisa nei prossimi giorni dai singoli Comuni, mentre quella destinata alla Guido Rossa viene montata oggi agli Erzelli, dopo il via libera di Ght. Perché? «Perché rispetto ai pluviometri le “parabole” hanno parecchi vantaggi – è ancora il professor Caviglia a parlare – Sono molto più economiche, hanno bisogno di minore manutenzione e soprattutto ognuna riesce a “coprire” un’area di parecchi chilometri». Con una spesa decisamente ridotta, insomma, il sistema di monitoraggio è ampliabile e replicabile pressoché ovunque, con il semplice posizionamento di una parabola e di un sensore, permettendo di controllare porzioni sempre più ampie di territorio.

video: i segreti dello Smart Rainfall System

Quanto è preciso il rilevamento
Il sistema non è in grado di effettuare previsioni (anche se il principio di funzionamento è simile a quello dei radar meteorologici), però è in grado di capire con estrema affidabilità quanto sta piovendo in un punto preciso e in un momento preciso, anche seguendo l’evoluzione del fenomeno minuto per minuto: «I nostri sensori faranno più di una rilevazione al secondo, da cui viene poi calcolata la media delle precipitazioni, aggiornata in tempo reale – ha chiarito Caviglia – Se durante l’alluvione del 2014 (9-10 ottobre, ndr), quando Genova non era nemmeno in allerta, avessimo avuto qualcosa del genere, avremmo potuto prendere decisioni migliori ed evitare problemi, danni, vittime».

Quando si parte? A che cosa servirà?
Dopo una prima fase sperimentale, entrambi i progetti dovrebbero diventare operativi fra febbraio e marzo e raccogliere dati e informazioni sulle precipitazioni per i successivi 12 mesi. Per la val Polcevera, l’idea è ovviamente quella di accorgersi per tempo del variare delle condizioni meteorologiche, anche se improvviso, fornendo a sindaci e amministratori ulteriori strumenti per stabilire eventuali evacuazioni o chiusure di scuole e strade.

mappa: dov’è via Guido Rossa

Per la Guido Rossa (in questo caso, il progetto è capitanato dalla Softeco dell’ingegner Giovanni Mosca), a beneficiarne potrebbero essere soprattutto motociclisti e scooteristi, che in futuro potranno essere avvertiti più rapidamente, per esempio con un messaggio su Telegram, della presenza di situazioni di pericolo sulla strada. O comunque di situazioni meteorologiche non favorevoli.

Sorgente: Misurare la pioggia con le parabole satellitari, così i big data aiuteranno Genova contro le allerte meteo – Il Secolo XIX

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20