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Il test elettorale dell’Umbria (400mila votanti) scuote il fragile equilibrio di governo e accende i riflettori sulle divisioni di Pd e M5S. Drammatica l’emorragia di voti pentastellati, debole la resistenza del Partito democratico. E Salvini asso pigliatutto già fa rotta sull’Emilia

Editoriale

M5S e Pd, i due bachi del governo

Norma Rangeri

Tuttavia lo scampato pericolo di un crollo elettorale non cambia di molto le difficoltà all’ordine del giorno al Nazareno che, al pari dei 5Stelle, o riesce a dare un senso strategico alla propria funzione nazionale, alla sua progressiva perdita di rappresentanza delle classi popolari annichilite dalla lunga crisi economica e valoriale, o resterà un fragile assemblaggio di ceto politico destinato al progressivo smembramento

Bonaccini ora è nervoso: «Qui la partita è aperta»

Giovanni Stinco

Il governatore dem è in cerca di un bis ma il rischio è che a gennaio, quando si voterà per la regione, le cose non vadano molto diversamente dall’Umbria: «La sfida era e resta apertissima», scrive su facebook, «ma le condizioni lì erano molto differenti»

La Linke stravince in Turingia, sotto choc per il botto di Afd

Sebastiano Canetta

La sinistra cerca nuove possibili alleanze. Ma l’ipotesi «Zimbabwe Koalition», che oltre al rosso mette insieme Verdi, liberali e Cdu, è tutt’altro che scontata a causa dei veti incrociati. Il filo-nazista Höcke a capo dell’opposizione

Commenti

Pep Guardiola non è una mondina

Andreu Mayayo Artal, Paola Lo Cascio*

Un’analisi di Concita De Gregorio sulla rivolta indipendentista catalana, come molte altre in circolazione, sottovaluta le strategie di controllo messe in campo dalle élite economiche e politiche della Comunitat

In Cile il fallimento del modello neoliberista

Tonino Perna

In questi trent’anni dalla cacciata di Pinochet si sono succeduti governi di centro destra e centrosinistra, che hanno goduto di una sorta di rendita democratica: la fine della paura, la gioia per la libertà riconquistata hanno messo da parte le rivendicazioni sociali per diverso tempo

Internazionale

Soldi, armi, reclute e ideologia, il Califfato è ancora vivo

Giuliano Battiston, Emanuele Giordana

Per ora, lo Stato islamico continua inoltre a disporre degli elementi più importanti per un’organizzazione terroristica: soldi, armi, reclute e un’ideologia che conferisce legittimità e definisce il perimetro del dentro e del fuori, degli amici e dei nemici, degli affiliati e degli obiettivi ultimi

Miracolo economico e diritti umani calpestati in Tanzania

Fabrizio Floris

Due rapporti firmati Amnesty e Human Rights Watch accusano il governo di Magufuli: «Basta intimidazioni e arresti arbitrari». Nel mirino membri dell’opposizione, attivisti e reporter. E la censura si abbatte sui media

Cultura

La mappa interiore del paesaggio

Claudia Bruno

Parla Joanna Pocock, autrice di «Surrender», ospite al Festival della letteratura italiana a Londra. Il diario di un’esplorazione, non solo attraverso la natura, da Londra a Missoula, Montana, e ritorno. «Il mistero della vita e quello della morte sono così intrecciati. Lo dimentichiamo spesso. Scoprirmi piccola e selvatica mi ha restituito ciò che mancava al mio essere umana»

Mirella Bentivoglio, il potere magico delle parole

Arianna Di Genova

La rassegna al Museo Laboratorio dell’università La Sapienza, curata da Ada De Pirro e Angelandreina Rorro, indaga l’attività verbovisuale dell’artista a partire dalla collezione Garrera

Sardex, strategia di resistenza all’economia globalizzata

Costantino Cossu

«Una moneta chiamata fiducia» di Daniel Tarozzi, per Chiarelettere. Un sistema creditizio che alle correnti regole speculative sostituisce la mutualità, la cooperazione tra imprese medie e piccole in un ambito la cui dimensione locale rende possibile tra gli operatori economici una relazione diretta fondata sulla reciproca fiducia

Visioni

Si accende la battaglia dello streaming

Luca Celada

Il 1 novembre apre la bacheca di Apple+ tv e subito dopo tocca a Disney +: l’ora «x» scocca il 12. Scendono in campo i competitor di Netflix, ma il mercato sembra già troppo affollato

Il Califfo, film Cia tra fiction e realtà

Manlio Dinucci

Perché al Baghdadi, come Bin Laden (già alleato Usa contro la Russia nella guerra afghana), non poteva essere catturato per essere pubblicamente processato, ma doveva fisicamente sparire

L’Ultima

Il sangue di Melissa

Silvio Messinetti

Settant’anni fa la strage con 3 morti della polizia di Scelba, chiamata dai latifondisti per bloccare la protesta di chi chiedeva la terra che gli spettava. Oggi la commemorazione con Landini e Oliverio

Sorgente: il manifesto

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