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L’Iran respinge le accuse dopo l’attacco in Arabia Saudita

Monito Ue contro il rischio di escalation delle tensioni in Medio Oriente dopo gli attacchi a due maxi raffinerie saudite. “Gli attacchi con droni di ieri a due impianti Aramco in Arabia Saudita pongono una minaccia reale alla sicurezza regionale”, ha dichiarato una portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini. “In un periodo in cui le tensioni nella regione sono alte, questo attacco mina il lavoro in corso per la de-escalation e il dialogo”, prosegue la portavoce.

Riad ha fermato temporaneamente la produzione nelle due raffinerie saudite colpite ieri da droni lanciati dai ribelli yemeniti, interrompendo circa metà della produzione totale della società.

Riad ha annunciato che compensera’ il taglio della produzione petrolifera attingendo alle riserve strategiche, che in giugno ammontavano a 188 milioni di barili. Il taglio e’ di 5,7 milioni di barili al giorno, circa meta’ della produzione saudita, e ha fatto saltare il 5% delle forniture mondiali di greggio. Operatori ed analisti sostengono che il prezzo del petrolio potrebbe salire a 100 dollari se Riad non riuscira’ a ripristinare velocemente le sue forniture.

Gli Stati Uniti si dicono “pronti a impiegare le riserve petrolifere strategiche, se necessario, per compensare qualsiasi interruzione dei mercati petroliferi” e, alla vigilia di un possibile incontro sul nucleare tra Donald Trump e il presidente iraniano Hassan Rohani, puntano il dito contro Teheran per gli attacchi.

L’Iran replica sostenendo che le accuse: “Non hanno senso” e sono solo un pretesto per giustificare una rappresaglia contro la repubblica islamica. L’Iran e’ pronta ad una “vera e propria” guerra. Lo ha detto Amir Ali Hajizadeh, comandante delle forze aerospaziali dei Guardiani della rivoluzione islamica, all’agenzia semi-ufficiale Tasnim. “Tutti dovrebbero sapere che le basi americane e le loro portaerei fino ad una distanza di 2000 km intorno all’Iran sono nel raggio dei nostri missili”, ha dichiarato.

E in serata è arrivata la risposta anche del presidente iraniano Hassan Rohani: “Invece di accusare gli altri Paesi, gli Stati Uniti prendano atto che i problemi di questa regione derivano dalla loro presenza nell’area”, ad esempio in Siria, ma anche “supportando l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi e fornendo loro armi e informazioni”.

Sorgente: Allarme petrolio, Usa pronti a usare le riserve di greggio – Medio Oriente – ANSA

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